PORTO SAN GIORGIO – Il porto sangiorgese ha un problema, si insabbia ciclicamente e costantemente. I motivi sono tanti. Di certo c’è anche la poca organizzazione dei lavori necessari. “Appena arrivati abbiamo ereditato 140mila euro destinati al dragaggio senza che ci fosse però traccia di alcun progetto. A settembre ci siamo attivati in tempo per reperire altri fondi e pianificare interventi. Il presidente Francesco Acquaroli, insieme con i consiglieri, ci hanno destinato altri 700mila euro, tutti per il porto”.
Lo ha spiegato il sindaco Valerio Vesprini, affiancato dall’assessore Senzacqua, ai diportisti e ai membri del comitato ‘Liberiamo il porto’ che temono un’altra estate difficile. e le associazioni interessate. A cui ha spiegato anche i tempi: “Il dragaggio verrà fatto tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024”.
Ma con una garanzia a breve termine: prima della stagione estiva verrà ‘spostata’ la sabbia per garantire la navigabilità del porto.
“Dal primo giorno dialoghiamo con i concessionari del Marina per interventi che uniscano gli sforzi del pubblico insieme con quelli del privato” proseguono gli amministratori. Per la progettazione del futuro dragaggio e la direzione lavori verranno individuati dei professionisti.
“Per noi il porto è fondamentale. Tocca tutti i settori: turismo, lavoro, sport, inclusione, sociale e cultura. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato le associazioni e le cooperative dei pescatori, diportisti e realtà che operano in porto come Maretta e Liberi nel vento” ha concluso l’assessore.
