FERMO - In occasione della consegna degli attestati di partecipazione al corso di sensibilizzazione alla LIS, lingua dei segni italiana, nell’ambito del progetto “Fermo Deaf Friendly City”, ovvero Fermo città accogliente per i sordi, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 7 giugno nell'aula magna dell'Università San Domenico di Fermo, l'assessore ai servizi sociali del Comune di Fermo, Mirco Giampieri, prima di conferire le attestazioni di frequenza nominalmente a ciascuno dei partecipanti fermani, ha manifestato al folto pubblico presente il suo apprezzamento per l'iniziativa.
L'assessore, che ha portato i saluti del Sindaco Paolo Calcinaro, dell'Amministrazione comunale tutta e ringraziato l’organizzazione curata dal prof. Carlo Nofri , presidente di OSSMED, la no profit ideatrice del progetto, ha ribadito la volontà di rendere sempre più Fermo città accogliente ed inclusiva, nei confronti di tutti.
Il progetto di accoglienza rivolto ai sordi, sostenuto dalla Regione Marche, va nella direzione già segnata dal Comune sia in fatto di servizi che di ricettività turistica.
L'assessore ha pertanto ringraziato tutte le categorie che a vario titolo hanno partecipato, dagli operatori turistici alla Questura, certo del ruolo che svolgeranno nell'accogliere e soddisfare i bisogni dei visitatori sordi.
Un ringraziamento espresso l’assessore Giampieri (FOTO) lo ha rivolto alla direttrice della Biblioteca Civica, dott.ssa Maria Chiara Leonori, che da lui ha ricevuto l'attestato in veste di corsista, evidenziando come, per tramite suo e degli altri operatori culturali che nella preannunciata futura edizione del corso LIS si vorranno mettere in gioco, la biblioteca ed i musei, luoghi di forte attrattiva cittadina, offriranno un ulteriore servizio di qualità oltre quelli già quotidianamente forniti ad un folto numero di visitatori e di utenti.
“Un passo in più sull’accessibilità ai luoghi della cultura, in questo caso della biblioteca – le parole dell’Assessore alla cultura Micol Lanzidei che ha ricordato come “la Città di Fermo da qualche anno ha aderito anche al progetto del Museo di Tutti e per Tutti, che rende fruibile ad esempio la Sala del Mappamondo a chi è affetto da disabilità motorie e sensoriali”.
