PORTO SAN GIORGIO – Quando c’è la volontà politica, il tempo necessario per fare le cose vola. Pochi mesi e la Commissione Pari Opportunità di Porto San Giorgio è realtà. “Ampia, ricca e che guarda alle Pari opportunità non solo al genere, l’abbiamo pensata ché potesse agire in ogni ambito” spiega l’assessora Carlotta Lanciotti. E soprattutto è già al lavoro il gruppo guidato dalla presidente della Cpo, Elisabetta Squadroni, di professione agente di viaggio.
I componenti in totale sono 14. Ci sono i 5 di nomina politica, tre di maggioranza e due di minoranza, la consigliera di parità e poi i membri scelti via curriculum e nominati dal Comune. Tra di loro Elena Lottatori, imprenditrice; Sabrina Petrelli, sociologa e docente universitaria; Riccardo Sollini, direttore comunità di Capodarco; Selene Postacchini, psicologa ed educatrice scolastica; Cinzia Cocciaro, Zerogradini. Oltre a loro, di diritto, le consigliere comunali.
“Si parte collaborando, in primis, con l’assessora. Non vogliamo occuparci solo delle donne, la nostra è una Cpo 3.0. Forniremo contributi unendo competenze differenti, inclusa la mia nel turismo come ex presidente della sezione di Confindustria a livello regionale” esordisce Betty Squadroni.
Un primo progetto già ce lo ha in mente ed è legato alle donne e al turismo: “Un b2b che metterà in rete le varie figure professionali, dall’imprenditrice alla guida turistica. Saremo una commissione pratica, che dalla formazione vuole andare all’azione” prosegue.
Di certo la commissione darà input all’amministrazione. Il sindaco Valerio Vesprini se li attende: “Con Carlotta Lanciotti subito ne abbiamo parlato. Non volevamo che fosse solo legata al mondo femminile, ma abbracciasse ogni differenza. Ora subito al lavoro”. La Commissione ha come riferimento gli uffici del terzo settore. “A Bilancio c’è anche una voce destinata per la commissione, vogliamo che sia operativa a livello di formazione, informazione e azione” chiarisce Lanciotti.
Che si occupi di ogni disparità, lo conferma il vicepresidente Michele Fioretti, che nasce nel mondo del volontariato e da anni lavora per Assocalzaturifici: “E’ giunto il tempo di guardare alle pari opportunità a 360 gradi. Quindi parleremo di politiche di genere e diritti civili. Spero che questa commissione riesca a creare una cultura dove la parola d’ordine sia la differenza e non la diversità. La prima crea ricchezza, la seconda ci spinge lontani dall’inclusione. Una cultura di parità di genere è il nostro obiettivo”.
r.vit.