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Di Maio e Toninelli: "5 Stelle nelle Marche vanno da soli". Ricci: "Un errore, vediamo dopo l'Emilia"

16 Gennaio 2020

FERMO – Niente accordo. Danilo Toninelli, responsabile delle campagne elettorali del Movimento 5 Stelle, e il capo politico M5s Luigi Di Maio hanno incontrato i due referenti per le elezioni regionali nelle Marche, Gianni Maggi e Martina Parisse, per definire il cammino verso il voto. “È stato rilevato che non ci sono le condizioni politiche per pensare a un patto civico che comprenda anche i partiti. Il Movimento 5 stelle, dunque, si presenterà alle prossime elezioni regionali nelle Marche da solo o con eventuali liste civiche”. Ha vinto la linea dei duri e puri, diversa da quella di Maggi che aveva più volte aperto ai Dem.

A questo punto è logico che il Partito Democratico difficilmente metterà in discussione il governatore uscente, Luca Ceriscioli. A meno che non ci sia qualcuno pronto a sfidarlo nelle Primarie. E Longhi che farà? L’ex rettore si immaginava collettore di più forze politiche e civiche, la chiusura dei 5 Stelle gli farebbe mancare una gamba, quella dei Dem.

Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, tra i promotori dell’accordo con i pentastellati, è deluso: "Tutta tattica e pure sbagliata. Ne riparliamo dopo l'Emilia Romagna. Sono certo che Bonaccini batterà Salvini e sarà evidente l'assurdità di correre da soli. Noi nelle Marche puntiamo ad avere una coalizione la più forte e grande possibile. I 5 Stelle nel voto delle politiche raggiunsero un ottimo risultato nelle Marche. Ma ripeto, l’Emilia dimostrerà l'inutilità di correre soli alle regionali".

Esulta invece l’onorevole di Civitanova Marche, Mirella Emiliozzi: “Da oggi saremo al lavoro su tutto il territorio regionale insieme ai nostri attivisti per rilanciare la nostra proposta di governo regionale e per coinvolgere chi, come noi, e' veramente interessato a una rottura concreta con un passato fatto di inettitudine e particolarismi. Niente patti con chi, come il segretario del PD Giovanni Gostoli, parla di una non meglio identificata fase nuova ma in realtà rivendica per il proprio partito non so quali risultati o buongoverno. Qui non c’è' stato alcun buongoverno e se non siamo caduti in un baratro senza fondo lo dobbiamo solo alla bravura e alla resilienza dei nostri concittadini e dei nostri imprenditori".

Chi ci sarà al voto sarà Italia Viva che immagina liste elettorale insieme a Carlo Calenda e a +Europa. Almeno questo l'obiettivo dell'onorevole Ettore Rosato.

Raffaele Vitali

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