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Di Carlo vince ma non si accontenta: "Voglio una Poderosa più ruvida"

5 Gennaio 2020

PORTO SAN GIORGIO – Una lunga sala stampa post match (LEGGI). Hanno voglia di parlare i protagonisti, a cominciare da chi ha perso, coach Fabio Corbani: “Il rimbalzo offensivo di Cucci ha deciso la partita insieme all’ultimo possesso, molto difficile da giudicare dal campo, anche se secondo me il canestro era buono e perfino con fallo. Una decisione di grande difficoltà, ma di certo in una situazione così al limite magari era più saggio convalidare e mandare tutti all’overtime, quando non ci sono strumenti tecnici si va anche di interpretazione e una decisione diversa non avrebbe segnato il match. Il nostro campionato non è certo finito, se lo devono ricordare tutti”.

Il coach si alza, sorride con Valerio Cucci e gli lascia la vetrina. Meritata. “L’ultima volta che ero venuto ero amareggiato, rassegnato per finali da sconfitti. Oggi, decisione finale giusta o no, abbiamo dato una reazione importante. Non crediate, ma Orzinuovi è una squadra molto difficile da affrontare. Sono solidi, hanno cambiato idee e modo di giocare seguendo Corbani che ama aumentare i possessi per poi raccogliere i frutti. Loro hanno tirato con il 50% da tre punti. A volte non siamo fortunati, ma questo finale potrebbe davvero dare una svolta meritata a questo gruppo” commenta Valerio Cucci.

“Siamo un gruppo che lavora da inizio anno. Una squadra molto sfortunata, con tanti infortuni. Se Franco Ciani non avesse lasciato un buon lavoro non saremmo qui a commentare una vittoria contro una squadra che ha tirato benissimo e che ha vinto a Forlì. Noi siamo un gruppo che da inizio anno decide da sola il proprio destino, perdendo all’ultimo secondo anche contro Verona e Ravenna”.

Arbitraggio? “Non son uno facile da arbitrare, perché non sono sempre connesso. Fischio sbagliato alla fine? L’interpretazione a volte prevale all’interno della gara. Quest’anno sta mancando del senso del gioco da parte degli arbitri”.

Loro giocano run&gun. Corbani ha una idea di gioco, sono molto più squadra loro di noi, considerando che il suo arrivo ha cambiato radicalmente il modo di giocare. Noi siamo un gruppo che lavora dal 18 di agosto, per questo abbiamo vinto. Se uno guarda i risultati di ogni domenica, non vorrei essere nelle mani di uno scommettitore. Ogni domenica ci sono ribaltoni devastanti. Orzinuovi da oggi all’ultima giornata sarà una mina”

Cosa è cambiato con coach Di Carlo in due settimane? Valerio cucci si conferma un giocatore intelligente anche in questa risposta: “Se due persone litigano, perché una ha palesemente sbagliato, il motivo c’è. Se si litiga per una sciocchezza, più difficile instaurare il rapporto. Ho fatto questa metafora per arrivare al punto. Se perdi di 30 è facile capire l’errore. Quando perdi sempre nello stesso modo diventa difficile lavorare sul giusto e sbagliato. Di Carlo ci ha detto subito: dobbiamo lavorare sugli ultimi possessi. Spero che questa decisione arbitrale sia la chiave di volta. Io difendo il gruppo, meritiamo questi risultati, lo merita chi c’era e chi c’è”.

Due su due per Di Carlo, non male come inizio: “Per chi ama la pallacanestro questo è stato un bel vedere. Poi prestazioni come quelle di Miles sono incredibili, ha segnato sempre (10/16 da tre), si vedeva che era in fiducia. Detto ciò, sapevamo che Orzinuovi era in grande condizione, in fiducia. Per noi era la gara più complicata, perché prima di oggi avevamo una vinta e sei perse in casa. Il merito nostro è stato di rimanere sempre agganciati e di rispondere colpo su colpo alle spallate di Orzinuovi”. Soddisfatto, quindi: “Buona distribuzione dei possessi in attacco e ora ci portiamo questa vittoria a casa, ci dà autostima e fiducia. Anche se devo dire che la gestione degli ultimi possessi ancora non mi piace. Ci siamo fatti mangiare otto punti in maniera troppo rapida. Siamo work in progress e ci prendiamo i due punti. Ora andremo a Mantova, poi Caserta e Urania in casa. Tre gare in una settimana, abbiamo bisogno di recuperare al meglio Cortese, che ha dato ma ancora deve crescere”.

Per chiudere il confronto con la stampa Di Carlo usa una frase diretta regalatagli anni fa dal fisioterapista di Capo d’Orlando: “Ma tanto la vittoria è solo una quesitone di culo. E va bene così”.  Sull’ultimo canestro Di Carlo non entra: “Non l’ho visto al video. Magari scopriremo che era valido. Di certo non sto a pensare a quella palla dentro o fuori, ma alla prestazione della mia squadra. Che voglio difensivamente più ruvida, più dura”.

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