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Dall'insegnante di ballo al proprietario terriero, la Finanza scopre 26 furbetti fermani del reddito di cittadinanza

2 Novembre 2021

FERMO – Dagli stranieri senza residenza all’italiano multiproprietario, c’è un po’ di tutto dentro il calderone dei furbetti del ‘reddito di cittadinanza’ scoperti dalla Guardia di Finanza di Fermo.

Ventisei alla fine le denunce “per indebita percezione di varie misure di sostegno economico, concesse dallo Stato ai cittadini più bisognosi, per complessivi € 70.000”.

Fondamentale l’incrocio dei dati con l’Inps che ha permesso di rilevare le numerose irregolarità. Per otto volte i Finanzieri hanno rilevato l’assenza del requisito della cittadinanza: i richiedenti non italiani, non possedevano al momento della presentazione dell’istanza un permesso di soggiorno idoneo per l’ottenimento del sussidio. In altri 12 casi non c’era il requisito della residenza, non essendo stati residenti in Italia per un periodo complessivo di 10 anni. Poi cinque casi di informazioni auto dichiarate relative al nucleo familiare beneficiario non corrette. E infine, l’italiano più furbo: “Pur riscuotendo regolarmente il beneficio in parola per 11 mesi, è risultato essere proprietario di otto terreni coltivati nella provincia di Foggia (uliveti, vigneti e mandorleti), non indicati nell’autocertificazione prodotta insieme all’istanza”.

La scoperta ha permesso il recupero di 70mila euro, ma soprattutto il blocco di altri 80mila da erogare. I finanzieri ricordano che nei casi più gravi la norma penale prevede la reclusione da due a sei anni. A questa sanzione si aggiunge la denuncia per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (articolo 483 codice penale), ulteriormente punita con la reclusione fino a due anni.

C’è poi un altro caso quello di un ballerino albanese che aveva iniziato a lavorare in una scuola di danza, in maniera regolare e remunerata, ma non aveva mai comunicato questo, continuando così a percepire l’assegno sociale. Così come un tedesco che nelal denuncia dei redditi aveva ‘dimenticato’ di segnalare che i due fili lavoravano regolarmente nel campo della ristorazione. “La nostra lotta all’illecita percezione di finanziamenti pubblici tutela la necessità di un utilizzo trasparente ed efficace degli stessi, tanto più importante in un contesto emergenziale come quello attuale” conclude il comandante di Fermo.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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