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Dal bando regionale al progetto locale: vino e cibo non si fermano. Luciani: "Gli imprenditori vogliono crescere e investono"

9 Novembre 2021

FERMO – Cucina e cultura ben si sposano tra i vicoli di Fermo. Cucina è quella provata e applaudita nella sala dell’Astoria dove si è chiuso il percorso ‘Cuspide della triade Sacra’ all’interno del festival regionale dalla Vigna alla Tavola. Cultura è quella offerta a venti cuochi arrivati da ogni angolo d’Italia per l’assemblea annuale dell’Aric a cui è stata mostrata la città con le sue bellezze. Merito della guida-tour operator Emanuele Luciani e del gruppo capitanato dal ristoratore Guido Tassotti e dalla progettista Anastasia Nicu.

Luciani, cena di chiusura. Come è andata?

“Una serata di gala al termine di un percorso che ha coinvolto dieci ristoranti, 26 cantine e 40 vini”.

Vetrina importante?

“Un format vincente, diamo merito alla Regione di avere avuto una idea del genere. Poi ogni progetto ha messo del suo. Quando durante una delle nostre tappe sono arrivati i blogger nazionali ci sono state 4milioni di visualizzazioni, tanto per fare un esempio di ritorno immediato”.

Feedback dei protagonisti?

“I ristoratori molto contenti, a tal punto che vogliono riproporre questo format, cena e vino, tra gennaio e marzo. In molti hanno compreso che fare squadra è qualcosa che funziona. E così già pensiamo a nuove progettualità”.

Luciani, come dare seguito alla ‘Cuspide della triade sacra’?

“Intanto, Giaconi editore pubblicherà un romanzo illustrato diviso in due parti. La prima dedicata alle giornate, al viaggio tra vino e cibo, la seconda con schede tecniche sulle cantine. Noi vorremmo arrivare a marzo dell’anno prossimo, quando uscirà un secondo bando regionale ‘Marche dalla vigna alla tavola’ con una squadra che funziona e cresce”.

Sarà contento l’assessore Carloni, non vi fermate all’uso dei soldi regionali.

“Tutt’altro. Diamo un senso al bando con una progettualità che non finisce. Per la prima volta un bando non termina con i soldi della regione, ma va avanti stimolato dai privati. L’enoturismo è una strada che una volta imboccata può solo diventare più bella”.

Come è nata l’idea di abbinare alla cena in programma la visita dei cuochi?

“Abbiamo ospitato una delegazione da tutta Italia: dal Piemonte alla Sicilia, inclusa la professoressa dell’Urbani Sabrina Attanasio con alcuni allievi, la prima assemblea nazionale dell’Acir a Fermo. Una ventina di cuochi sono stati conquistati da Torre di Palme, dal palazzo dei Priori, dal nostro territorio. Che gli abbiamo mostrato in ogni aspetto, produttori e prodotti tipici inclusi. Questo focus è stato un unicum all’interno della Cuspide della triade sacra”.

Squadra vincente non si cambia, anche per il futuro?

“Capofila del progetto è il ristorante Astoria, la progettatrice Nastasia Niku. Alla chiusura hanno partecipato i sindaci dei comuni coinvolti durante le dieci tappe, il consigliere regionale Marinangeli, la commissaria alle pari opportunità Maria Lina Vitturini conquistata dal fatto che la progettista sia una under 30. Poi, chiaro, che se non ci fosse stata la mano dei cuochi Tassotti, Giammarini, Sgariglia e Anico tutto sarebbe stato più difficile”.

r.vit.

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