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Crisi del calzaturiero, le tre mosse di Fenni: difesa, sostegno e rilancio. "Servono bandi facili, risorse e tempi rapidi"

28 Novembre 2024

FERMO - “La situazione è molto complicata, ne siamo tutti consapevoli perché la viviamo. Soffrono le aziende che lavorano per le grandi griffe, che sono tornate a investire nel nostro distretto. Sono in difficoltà quelle con il proprio brand, penalizzate dal calo dei consumi e dalla riduzione del potere di acquisto delle famiglie. E poi c’è la questione credito d’imposta, una mannaia sulla testa degli imprenditori che hanno investito in ricerca e sviluppo e oggi si vedono richiedere dal Governo gli sgravi regolarmente ottenuti” sottolinea Valentino Fenni, presidente della sezione Calzature di Confindustria Fermo.

Lamentarsi però non è nel suo stile, ama sempre passare all’azione. “Difesa, sostegno e rilancio sono i tre step con cui affrontare questa fine anno e l’inizio del 2025. Fenni lo farà con un direttivo rinnovato e quttro vicepresidenti: Caterina Leombruni, Alberto Fasciani, Paolo Bracalente e Marino Fabiani.

Inevitabile partire dalla difesa. Un termine che non significa resa o arretramento, ma consapevolezza che se si perdono pezzi della filiera tutto crolla. "Questo deve essere chiaro a tutti, in primis alla politica, Confindustria Fermo farà il possibile per dare la migliore rappresentanza al settore calzature/moda sui tavoli territoriali e nazionali”.

Una volta rafforzato il sistema con la difesa, il presindete dei calzaturieri punta sul sostegno. “Noi garantiamo servizi, purtroppo adesso uno di quelli più richiesti è il sindacale per le richieste di cassa integrazione. Quello che la Regione e la Camera di Commercio delle Marche possono fare è mettere in campo bandi mirati e semplici, che garantiscano risorse in tempi certi e celeri. Ma soprattutto devono essere bandi con un plafond degno di un settore chiave sia sotto il piano economico che sociale”.

Il primo sostegno è quello  all’internazionalizzazione: “Assocalzaturifici e Ice sono i partner principali, ma la rete locale è essenziale per permettere alle aziende, soprattutto alle più piccole, di andare all’estero con speranze di successo” ribadisce.

La terza parola del nuovo mandato di Fenni e del suo direttivo è rilancio. “La ripresa vera non arriverà prima del secondo semestre del 2025, questo sostengono tutti gli analisti. Ma quante imprese resisteranno?

Questo periodo di ‘resistenza’ deve però essere accompagnato dal rinnovamento interno. È evidente che per essere protagonisti sul mercato servono nuove idee, servono figure dinamiche, servono i giovani. Stiamo lavorando sulla formazione, rafforzando la rete con l’ITS made in Italy, consolidando il rapporto con l’Università e puntando sulla formazione on the job. Tutto questo ha un costo, per cui sarebbe importante avere anche in questo caso bandi con risorse mirate. Coniugare capitale umano e tecnologia, inclusa l’intelligenza artificiale, è una ulteriore sfida per il nostro settore. Il problema è che dobbiamo affrontarla e vincerla oggi, mentre siamo impegnati nella difesa”.

Per questo motivo non si può ragionare su una sola ‘parola chiave’. “Sono connesse, noi lo sappiamo bene, speriamo lo comprenda anche la politica” conclude Fenni presentando il direttivo composto da Giampietro Melchiorri,  Monica Virgili, Rodolfo Zengarini, Patrizia Iachini, Graziano Mazza, Arturo Venanzi, Gianni Gallucci, Robertino Tulli, Andrea Vallasciani, Luca Guerrini, Francesco Pieroni, Riccardo Cesetti, Gianluca Tombolini, Samuele Camerlengo, Giampiero Vico.

Chiara Fermani

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