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Covid, le Marche superano la soglia d'emergenza. Nel Fermano pazienti gravi. Il primario Valentino: "Sarà un inverno difficile"

5 Novembre 2021

FERMO - Se l'aspettavano che i contagi tornassero a salire, nelle Marche. Ma, forse, non così in fretta. Invece, giorno dopo giorno, la curva va verso l'alto.

Il report regionale, oggi, parla di 252 nuovi casi (93 più di ieri con 170 tamponi in più processati) e di un tasso di positività del 14%. Il picco di contagi è nel Pesarese, che conta 97 nuovi casi. Nell'Anconetano i nuovi positivi sono 62, nel Maceratese 30, nell'Ascolano 21. Otto quelli di fuori regione. Nel Fermano, i dati parlano di 34 nuovi contagi, in costante crescita. E una vittima, una donna di 83 anni di Fermo, che si agiunge alle altre due a livello regionale, un anziano di Serra San quirico che si trovava a Campofilone e una donna di Ancona..

L'altro dato che preoccupa è quello del tasso di incidenza su 100mila abitanti, quello che, assieme all'occupazione dei posti letto negli ospedali, determina il cambio di colore delle regioni. Nelle Marche, oggi, è a 58,87, ben sopra la soglia di guardia fissata a 50.

Numeri che non fanno stare tranquilli. Da interpretare. Perché i positivi stanno aumentando? È il vaccino che comincia a non fare più effetto a chi l'ha fatto mesi fa? O è perché circolano varianti più resistenti al siero? Se lo chiede il primario del pronto soccorso del “Murri”, Alessandro Valentino, che si dice «preoccupato» per l'andamento della situazione.

Nell'ospedale di Fermo i ricoverati positivi oggi sono 17. Tre sono in Terapia intensiva. Tra loro c'è un 69enne di Sant'Elpidio a Mare, con problemi di salute precedenti e doppia dose di vaccino fatta. Come lui, la metà dei ricoverati è vaccinata (la spiegazione del primario di Malattie Infettive). Quattordici i ricoverati in Malattie infettive, «tutti gravi, la maggior parte con l'ossigeno».

Rispetto a qualche settimana fa, quando i ricoverati si contavano sulle dita di una mano, l'età dei pazienti s'è alzata. Quelli di adesso hanno tra i 62 e gli 87 anni. Cosa che potrebbe far pensare che, forse, davvero, l'effetto del vaccino, per loro, stia diminuendo. Ma anche, come si diceva, che a contagiarli potrebbero essere state «varianti poco sensibili al vaccino». Crescono i contagi e cresce il numero delle persone in quarantena.

Oggi, nel Fermano, sono 422 (+35 rispetto a ieri), di cui 173 sintomatiche (+9). «Ci aspetta un inverno difficile. Non ci aspettiamo una situazione tranquilla», ammette Valentino. Che spinge l'acceleratore sulle vaccinazioni, «l'unica speranza che abbiamo e l'unica soluzione razionale che ci possa essere».

Francesca Pasquali

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