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Covid, il Fermano ha un problema: 40mila cittadini senza dose booster e 30mila non vaccinati

24 Marzo 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – Lo ha detto in maniera chiara il primario di Malattie Infettive, il dottor Giorgio Amadio: “Omicron 2 non è un raffreddore, bisogna fare attenzione. Mascherine e distanziamento restano la prima difesa dopo il vaccino”. E proprio la vaccinazione, la terza dose, comincia a essere un problema. Anche nel Fermano.

Nelle Marche c’è stato un aumento del 36,6% di nuovi casi di coronavirus nella settimana tra il 16 e il 22 marzo e performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (1.073), stando alla fondazione Gimbe.

A livello provinciale per nuovi casi ogni 100mila abitanti, il valore più alto si registra a Fermo 1.474 (+43,1% rispetto alla settimana precedente); seguono Ascoli Piceno 1.382 (+30,9%), Ancona 1.130 (+36,2%), Macerata 1.105 (+32,1%) e Pesaro e Urbino 801 (+47,3%). Salgono i ricoveri in terapia intensiva e in area medica nelle Marche dove, nelle ultime 24 ore, si sono registrate altre quattro vittime, tra cui una 86enne di Montegranaro. 

Nella settimana in questione le Marche sono rimaste sopra soglia di saturazione per posti letto in area medica (21,0%) e sotto soglia invece per 'occupazione’ di posti letto in terapia intensiva (2,3%, oggi 3,1%) da pazienti Covid-19.

Per quanto riguarda i vaccini, la popolazione che ha completato il ciclo è pari all'81,3% (media Italia 83,9%) a cui si aggiunge un ulteriore 1,3% (media Italia 1,7%) che ha ricevuto solo la prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 83,7% (media Italia 84,0%), il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 3,6% (media Italia 6%). La popolazione tra i 5 e 11 anni di età che ha completato il ciclo vaccinale è pari 19,5% (media Italia 33,4%) a cui aggiungere un ulteriore 2,6% (media Italia 4,0%) solo con prima dose. 

Insomma, nelle Marche i vaccini vanno davvero a rilento. Nel Fermano ci sono 30mila persone, che hanno la possibilità di farlo, che non si sono vaccinate. Tra prima e seconda dose si sono persi 7500 fermani. Ma soprattutto ci sono 40mila fermani che devono ancora fare la dose booster, che è quella che protegge davvero da gravi conseguenze una volta contagiati dal Covid. E infatti il Fermano, con il 58,1% di persone boosterizzate, è meglio solo di Macerata con il 57,6%. Da qui l’appello dei vertici Asur, a cominciare dal direttore generale Grinta, di vaccinarsi.

La speranza è che la nuova sede di Montegranaro, che sarà operativa dal 29 marzo, non sia un freno ma un ulteriore stimolo per chi da settimane ha scelto di non raggiungere il capoluogo per andare alla don Dino Mancini, ormai sempre vuota.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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