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Coppelli, il fermano dietro Jovanotti. "Artista super. Lavorare qui è un piacere. Mi piacerebbe organizzare un capodanno a Fermo"

7 Agosto 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – Stefano Coppelli è il fermano dentro la Trident, la società che organizza il Jova Beach Party.

Coppelli, come si arriva a Fermo?

“Quando tre anni fa ci siamo messi a cercare spiagge, siamo partiti da zero. Sopralluoghi in luoghi meravigliosi, ma impraticabili. Ricevevamo chiamate da tutta Italia. Quando ho visto Lido non ho avuto dubbi, per me era tornare dove andavo al mare da bambino”.

Immaginavate il bis a Casabianca?

“Il Jova beach Party in realtà doveva essere un progetto che durava una estate. Poi, dopo la pandemia, abbiamo scelto di fare festa. Qui viene anche chi non ha mai visto Jovanotti. Qui è come rinascere, siamo tornati e bissiamo”.

Ma come mai di nuovo Fermo?

“Garanzia del luogo. E possibilità di logistica. Il piazzale davanti al Royal è comodo, si scarica sull’asfalto, semplifica molto le cose”.

Amministrazione ‘amica’ è un aiuto?

“Nessuno sconto. Le regole sono uguali ovunque. Essendo di qua e un evento tra i più grandi fatti a Fermo, come numeri, di certo se possono facilitano i passaggi. Il primo anno è stato pieno di entusiasmo, questo di consapevolezza”.

Tante foto degli amministratori con Jovanotti e dentro l’evento, è così ovunque?

“I sindaci sono i più protagonisti in ogni tappa. Poi ci sono quelli che sono fuori dalla Giunta, ma lavorano. Qui a Fermo penso a Geremia Iommetti dell’ufficio tecnico o Fabrizio Stanghetta della Polizia locale, fino a Tiziano Zengarini per la comunicazione: sono persone fondamentali, nomino loro per nominarli tutti”.

Ma quando lavora a fermo, la vive un po’ la città?

“Avrei voluto partecipare alle iniziative del Palio, ma arrivo al mattino, riesco a passare a casa dai miei genitori, e riparto”.

Lavoro lungo di preparazione per il Jova Beach?

“L’idea è partita da tempo, c’era ancora il Covid. poi ci siamo impegnati per realizzarla”.

Jovanotti come è da vicino?

“Io sono in Trident dal 2016, lui ci lavora da più di vent’anni. Un artista super, alla mano e stimolante. Questa idea è sua, ci ha messo all’inizio in difficoltà, parliamo di un festival viaggiante, ma al contempo ci ha riempiti di stimoli. Seconda edizione un po’ più facile, anche se riunioni e pianificazione sono sempre molto impegnative”.

Ma il suo ruolo esattamente quale è?

“Per la Trident sono direttore di produzione, ma durante il Jova Beach tutto facciamo tutto, sono un tassello. Diciamo che sono l’anello tra organizzazione, amministrazione e parte della produzione”.

Durante l’anno Coppelli che fa?

“Seguono tanti clienti della società. dai Pinguini Tattici a Dardust, da Tiromancino a Ron, gli eventi sono continui. A volte li sego in presenza, in altre coordino da Milano. Un lavoro che non ha vere pause, perché poi ci sono dei riferimenti”.

La vita personale?

“Si riesce seppure con fatica. Una sfida pure questa. Ma almeno a fermo la mia compagna è stata con me, ma anche lei di tempo ne ha poco”.

Ma altri eventi oltre al Jova Beach per fermo saranno possibili?

“Filo diretto c’è sempre. Le date zero non mancheranno, in questo comune si lavora bene. Cerchiamo di inventarci qualcosa di nuovo, magari a Capodanno. Chissà…”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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