FERMO – Un protocollo per favorire lo sviluppo del controllo di vicinato. Alcuni comuni già hanno avviato progetti in tal senso, con alterne fortune. Anche a Lido Tre Archi sembrava potesse essere il futuro, con tanto i chiamata all’ex commissario Sciamanna. Oggi, nero su bianco, il prefetto Rocchegiani con i vertici delle forze dell’ordine e il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ha definito i confini dell’azione.
È un passo in più rispetto all’avvio del progetto nel 2020 sulla strada della “sicurezza integrata o partecipata, consolidando il modello di collaborazione per prevenire l’insorgenza di elementi suscettibili di ingenerare situazioni di degrado del vivere sociale”.
Firmando l’atto, gli enti sottoscrittori “si impegnano, dando seguito alle istanze pervenute sul punto dal corpo sociale, a promuovere forme sempre più efficienti di collaborazione tra Amministrazioni statali e Istituzioni locali, nonché tra Istituzioni e cittadini per favorire la costruzione di relazioni di comunità che siano funzionali ad una proficua e corretta collaborazione della cittadinanza con le Istituzioni secondo un modello sempre più efficace di sussidiarietà”.
Il prefetto ha sottolineato come alla base del protocollo ci sia “lo stimolo dalle associazioni di categoria e di soggetti attivi nelle zone interessate”.
I cittadini potranno puntare sul recupero delle regole di “buon vicinato” e di “attenzione sociale” utili alle forze dell’ordine per le loro indagini.