SANT’ELPDIO A MARE – La rievocazione storica più antica delle Marche sta vivendo il suo anno più difficile. Un anno segnato dallo ‘scontro’ giudiziario tra l’ente contesa e una contrada, la San Giovanni. Uno scontro che, a 48 ore dalla rievocazione, dal seconda domenica di agosto in cui da sempre si gioca per conquistare il secchio segnando più canestri nel pozzo, non si è placato.
E soprattutto, uno scontro in cui nulla ha potuto anche il sindaco. E dire che la contesa fa parte dello statuto comunale, ma il comune come compito “promuove, incoraggia e sostiene l’attività dell’Ente Contesa e delle collegate Contrade Storiche e delle Delegazioni Foranee, mediante interventi ed agevolazioni al fine di consentire il perpetuarsi delle manifestazioni locali ispirate alla pura tradizione cittadina”. Quindi, non decide.
Ha cercato di mediare, per evitare quello che tutti temono: una Contesa con una contendente in meno. Rischio che non dovrebbe concretizzarsi, perché la squadra si allena da tempo e l’Ente ha anche noleggiato nuovi costumi, visto che gli attuali sono nelle mani del consiglio commissariato.
L’accordo, su grande spinta del sindaco e del Prefetto che ha caldeggiato una soluzione condivisa, sembrava raggiunto. Sfilata con i figuranti della San Giovanni ‘nuova’ insieme con il vecchio direttivo ‘non riconosciuto’, ma senza priore.
Ieri sera, però, tutto è franato di fronte all’ipotesi che l’accodo diventasse un documento scritto. Con cause e ricorsi in atto, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, quando si va in tribunale ogni carta firmata può diventare un pezzo di appoggio per una delle parti.
“Volevo garantire la buona riuscita della manifestazione. Ho promosso e presenziato, con al mio fianco il comandante della Polizia Locale, che ringrazio per il grande impegno profuso, una serie di lunghi incontri tra l’Ente Contesa del Secchio e la Nobile Contrada San Giovanni. al termine ho predisposto una bozza di documento che avrei sottoscritto come garante. Ma ieri sera, una delle due parti – racconta il sindaco Pignotti - sebbene d'accordo nel merito, non era disponibile alla firma congiunta”.
Il sindaco per aggirare il problema ha proposto di scrivere di suo pugno un documento, che valesse per entrambe, ma niente. del documento per motivazioni legali, legate al contenzioso giudiziario in atto. Resta quindi la preoccupazione per possibili disordini, cosa che è emersa anche durante l’ultimo comitato per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto insieme con il questore.
“Niente pacifica soluzione, l’auspicio è che il buon senso prevalga su tutto e che la Contesa del Secchio torni ad essere la rievocazione storica in grado di mantenere viva la memoria di un tempo e l’identità di un popolo attraverso la rappresentazione di una sana competizione in grado di promuovere il rispetto del prossimo e il bene della comunità” conclude Pignotti.
