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Comitato delle Regioni, i territori chiedono spazio. Putzu a Bruxelles: fondi per le emergenze e azioni condivise

21 Novembre 2024

di Raffaele Vitali

BRUXELLES – Due giorni intensi per Andrea Putzu, il consigliere regionale che rappresenta le Marche al Cdr, il Comitato delle regioni d’Europa. Al suo fianco anche l'europarlamentare Carlo Ciccioli. Per il 30esimo anniversario dalla sua nascita, durante l’assemblea plenaria si è discusso sui principali risultati ottenuti e soprattutto sulla necessità che il Cdr aumenti il suo peso all’interno dell’Unione europea.

“Rappresentiamo oltre un milione di rappresentanti eletti a livello locale e regionale in tutta l'UE, non va mai dimenticato” ha ricordato il consigliere elpidiense mentre a poche centinaia di metri si chiudeva la partita sulla nomina dei commissari europei, incluso quella dell’italiano, e compagno di partito, Raffaele Fitto.

Ad aprire i lavori è stato il presindete del Cdr (Cor) Alves Cordero, ospite la presidente del Parlamento Roberta Metsola: “L'Unione europea non può esistere se è guidata dall’alto, da Bruxelles e se dimentica che è fatta da tante parti distinte che sono i suoi diversi territori. L'Unione europea va riformata e migliorata. Questo non può avvenire senza rafforzare il ruolo del Comitato europeo delle regioni”.

Concorda la Metsola: “Qui dentro si è contribuito a costruire un'Unione più ambiziosa, coesa e locale. Guardando ai prossimi 30 anni, dobbiamo fare tesoro dei nostri successi e spingerci ancora oltre: costruire un'Europa più vicina ai suoi cittadini, con un tessuto locale e sociale più forte e che offra soluzioni dal basso”.

Un compito non semplice quello che attende Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che è intervenuta in collegamento, visto che era impegnata nelle trattative ‘politiche’ sui commissari e vicepresidenti: “Le regioni continueranno a essere al centro della definizione delle politiche europee, sia nel definire la nostra nuova Unione della preparazione, sia per salvaguardare le nostre comunità da minacce ibride o da condizioni meteorologiche estreme, sia nell'elaborare il nostro Piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili, per sostenere i milioni di giovani e di famiglie in difficoltà. Il futuro dell'Europa può essere costruito solo insieme a voi”.

Se non verrà interrotto il collegamento tra locale e sovranazionale, i risultati si raggiungeranno. Come successo, grazie al lavoro anche del consigliere Andrea Putzu, per le valli dell’innovazione, per cui alla fine sono stati trovati anche dei fondi specifici, “in moda da far recuperare il gap digitale a chi è rimasto indietro”.

Importante l’intervento di Apostolos Tzitzikostas, ex presidente del Cor prossimo alla nomina a commissario europeo ai trasporti: "Fin dall'inizio del mio mandato di Presidente (2020), abbiamo affrontato sfide senza precedenti. Abbiamo affrontato una pandemia globale, l'incertezza economica e un panorama geopolitico turbolento. Ma proprio attraverso queste sfide abbiamo dimostrato la forza del nostro comitato e l'importanza della nostra missione, che consiste nel rafforzare la voce delle città e delle regioni a Bruxelles e a Strasburgo. Sono davvero orgoglioso dei risultati ottenuti”.

Durante l’assemblea plenaria si è discusso del bilancio pluriennale dell'Unione europea: “Deve essere più semplice, flessibile e basato sulle esigenze delle comunità locali, che possono garantire che gli investimenti promuovano effettivamente la coesione in tutti i territori”. Linee guida che sono piaciute a tutti e così, mano alzata peer Putzu e per tutti gli altri componenti del CdR che all’unanimità ha approvato il parere da sottoporre poi alla Commissione.

L’ultima emergenza climatica in Spagna, che ha seguito quelle italiane, ha spinto il CdR a intervenire in maniera specifica con Marie-Antoinette Maupertuis, presidente dell'Assemblea della Corsica: “Il prossimo bilancio a lungo termine dell'UE deve adattarsi alla realtà attuale, fornendo alle autorità nazionali e regionali il sostegno necessario durante le crisi, vedi le inondazioni, e preservando al contempo gli investimenti a lungo termine nella coesione sociale e territoriale. Abbiamo chiesto che il bilancio dell'UE per il periodo successivo al 2027 comprenda un fondo di emergenza allargato o una riserva generale di flessibilità. In questo modo si eviterebbe, come è successo più volte in passato, che la Commissione europea si affidi a ripetute riassegnazioni e riprogrammazioni da fondi esistenti come la Politica di coesione per finanziare sfide emergenti o emergenze impreviste”.

Su un punto i membri del comitato sono stati anche chiari e compatti: “Basta con la crescente centralizzazione dei programmi di finanziamento dell'UE, come la Politica agricola comune, che ha comportato un aumento degli oneri amministrativi per le autorità di gestione regionali e una mancanza di flessibilità per adattare la politica alle esigenze regionali”.

Non va dimenticato che l'attuale bilancio a lungo termine dell'Unione europea, noto come Quadro finanziario pluriennale (QFP), ha un valore di circa 1.200 miliardi di euro e va dal 2024 al 2027. La Commissione europea dovrà presentare la sua proposta per il bilancio a lungo termine dell'UE dopo il 2027 entro il 1° luglio 2025.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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