di Raffaele Vitali
FERMO - Per batterla non basta giocare bene. Serve qualcosa di più, perché Elisabetta Cocciaretto ha una capacità di reazione fuori dal comune.Si spiega così la vittoria in finale a Losanna, un'altra stella nel suo percorso nel circuito Wta.
Ha vinto faticando, come in tutto il torneo. La francese Burel ha vinto il secondo set, anche per i regali della Cocciaretto. Ma lei è così, ogni tanto traballa. Poi, però, si ritrova e se ingrana il rovescio a due mani trova angoli incredibili.
"La sua forza è l'umiltà con cui affronta successi e sconfitte" commenta il presidente Fit Marche, Emilano Guzzo.Che poi aggiunge: "Soprattutto ha capacità di analisi. Una ragazza estremamente intelligente, ha sempre studiato. E fa la differenza. Sa gestire al meglio le difficoltà e ne ha avute tante. Le ha superate e non si è abbattuta. Vince e resta umile".
Una caratteristica che le viene riconosciuta nel mondo del tennis: "Era la sua caratteristica che l'ha portata a livelli internazionali, partendo a dieci anni dai primi campionati con curiosità e tranquillità".
Un momento buono per il tennis nelle Marche, aggiunge il presidente Guzzo. "Abbiamo investito tantissimo in questi 16 anni per creare strutture tecniche i maniera tale da poter alzare il livello dei nostri ragazzi. Stefano Travaglia Best ranking 60 del mondo, oggi Elisabetta Cocciaretto entra nel top 30 a livello mondiale, numero uno Italia, Luca Nardi, uno dei migliori prospetti U20 o del mondo, e non finisce qui con Federica Urgesi e Lorenzo Sciabasi migliori under 18 della federazione italiana".
Insomma, mai così bene il tennis nelle Marche considerando anche Meduri, Mazzola, Buldorini, Rocchetti.
"Ci sentiamo di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati 16 anni fa" conclude Guzzo.
