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"Chi entra al cinema esce diverso". La 'Neve' di Simone Riccioni contro il bullismo. Politica, scuole e Polizia conquistate dal film

20 Ottobre 2023

FERMO – La ‘Neve’ di Simone Riccioni scende sulla sala consiliare della Provincia di Fermo. “Con un film di estrema attualità, in cui affronta il tema del bullismo. Presentarlo qui è importante, noi abbiamo bisogno di parlare di quello che accade dentro e fuori dalle scuole. Farlo anche con un film è stimolante” introduce Pisana Liberati, consigliera provinciale con delega all’Istruzione.

“Denuncia, punizioni ma serve la rieducazione e la comprensione, perché bisogna comprendere quello che c’è dietro un atto di bullismo. Come istituzioni non possiamo far finta di non vedere, per cui ben venga il film che in maniera accattivante ci fa capire che non si può restare dei testimoni silenti”.

La direttrice dell’Usr, D’Amico ha mandato un video messaggio per far capire quanto il modo della scuola sia interessata ad affrontare il tema: “La scuola ha un doppio ruolo: da un lato deve intervenire con le sanzioni, ma anche con il recupero del bullo; dall’altra deve impegnarsi su chi ha subito il bullismo, ridandogli la tranquillità personale e didattica. C’è poi l’aspetto della prevenzione, che perseguiamo con la rete che esce dalla scuola. C’è poi la peer education, la rete all’interno delle classi, coni ragazzi che si aiutano l’un l’altro”.

Parlare di bullismo, per conoscere e trovare le migliori strategie per sconfiggerlo. “La Regione Marche sta puntando sulla filmografia come veicolo promozionale. Senza nascondere le problematiche”. Lo conferma il presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini: “Sono qui per dire grazie a Simone Riccioni, che dietro l’attore ha sempre vissuto un impegno sociale importante. Con un contributo abbiamo dato un contributo, perché abbiamo creduto in questo lavoro. Se in Itala si parla di tagli, noi aumentiamo e investiamo anche ora, con un nuovo bando da 5 milioni di euro”.

Azzurra, la giovane star, è di Lido di Fermo. “Un vero talento, ha studiato nella scuola di Riccione, esempio di filiera corta, sceneggiatura marchigiana, produzione made in Marche e fine sociale. Non potevamo che sostenerlo, tanto che anche il garante di Diritti ha voluto portare il suo appoggio” ribadisce Agostini.

“Chi entra al cinema esce diverso“. In anteprima sullo schermo della sala consiliare si accende il teaser preparato dallo staff di Riccioni: “Ho avuto la sfortuna di essere bullizzato a otto anni. È qualcosa che non si sceglie e che ti lascia una ferita, anche dopo che l’hai superato. Azzurra Lopipero è la nostra Neve, ha fatto qualcosa che noi attori professionisti in poco siamo in grado”.

La storia nasce nel rapporto tra la mamma Marta e 'Azzurra' Neve, che poi incontrano Leo, che diventerà il docente di recitazione “di questa bambina che – spiega l’attore – scopriremo tutti nel silenzio”.

Del resto, il silenzio è una delle parole che segna la vita di chi si imbatte nel bullismo. “Volevo questa presentazione, non è solo un film. È qualcosa che parla a tutti, che capita spesso. Il bullismo non è solo del mondo della scuola. Noi ci mettiamo a disposizione per incontrare i giovani dopo le proiezioni. Quando la Polizia di Stato mi ha chiamato e mi ha detto ‘che bello’ dopo aver visto il film e mi ha concesso il patrocinio ho capito che avevamo davvero centrato l’obiettivo” prosegue Riccioni. Che è davvero bravo nel creare reti, anche grazie ai suoi collaboratori.

Regione è anche politica. Al suo fianco ci sono Renzo Marinelli e Andrea Putzu, due consiglieri regionali. “Per fare un film servono grandi risorse. La Regione aiuta, una banca del territorio è un valore aggiunto. I cinema sono in difficoltà, le piattaforme sono una sfida quotidiana, ma magari possiamo ragionare con il ministero dell’Istruzione, parlarne con la sottosegretaria per far arrivare questo film nelle scuole di tutta Italia. Non è un favore a Riccioni, ma per dare un vero segnale contro il bullismo” riprende Putzu che ricorda come Riccioni sia anche un esempio di un marchigiano che ha scelto di restare qui “pur potendo andare fuori”.

Come sempre Riccioni sa trovare anche risorse. Ed eccolo Vito Verdecchia, direttore della Bcc Ripatransone e del Fermano: “La vita è fatta di relazioni. Con Simone c’è stato un incontro un anno fa. Ci ha conquistato al suo trattare tematiche su cui noi siamo molto sensibili. Sostenibilità ambientale e sociale di un istituto, di questo spesso parliamo e nel progetto di Riccioni abbiamo trovato i valori necessari da appoggiare”.

Valori che vengono veicolati dalle protagoniste Margherita Tiesi, la mamma Marta, e Azzurra Lo Piero, la 12enne Neve. “Tutto è partito da una telefonata di Riccioni in cui mi anticipava l’invio della sceneggiatura. L‘ho letta, sono rimasta commossa dalla bellezza. Sono toscana, vivo a Roma e ora mi sento un po’ marchigiana. Ho voluto subito conoscere Azzurra, e abbiamo subito capito che saremmo state in grado di raccontare una storia usando l’amore. Abbiamo creato un rapporto, cucinando e ballando insieme. È quello che serviva per rendere tutto credibile. Cosa trova a casa una bambina che subisce bullismo? La sua famiglia che combatte ogni giorno con affetto, ascolto, difficoltà. Spero davvero che vi piaccia, per me è un film meraviglioso”.

È il momento di Azzurra ‘Neve’: “La scuola di recitazione mi ha aperto un mondo nuovo. Ho iniziato da piccolina. Ma il teatro è diverso dal cinema. E mi trovo bene con entrambi. Margherita è venuta a casa mia per alcuni giorni e abbiamo costruito la nostra storia. Una storia non banale, è un affetto che supera tutto”. Spiega con una grande sicurezza: “Siamo due persone legate in una maniera che quasi nessun altro può avere. Insieme raccontiamo una storia, il bullismo subito da Neve che con la mamma trova una strada di uscita nella recitazione. C’è chi si affida allo sport, per Neve è il palcoscenico. È molto diversa da me la protagonista, ma ho potuto imparare tanto d lei, è una ragazzina già matura”.

Un talento Azzurra che Riccioni ha saputo cogliere nel suo fiorire: “Quando l’ho vista le ho detto ‘Neve, ciao’. Lei mi ha guardato e ha risposto ‘sono Azzurra’. Solo un anno dopo avrebbe capito quel mio saluto. Ogni lezione è diventata un provino, ma non ho mai avuto dubbi” conclude Riccioni che la suo fianco non ha solo attori ‘meno noti’ visto che ins cena va Simone Montedoro, per dieci anni comandante dei carabinieri con Don Matteo.

Il film uscirà a marzo nelle sale. Per le scuole anteprima al mattino a 5 euro da fine febbraio, quando inizierà il mese dedicato alla lotta contro il bullismo. “E noi ci saremo alla fine di ogni proiezione”.

Raffaele Vitali

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