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C'era una volta il fortino Recchioni: il Perugia addormenta la gara, poi colpisce e batte la Fermana

9 Ottobre 2023

FERMO – Il gatto col topo. Questo ha fatto il Perugia nel primo tempo che ha chiuso comunque in vantaggio per 1 a 0 sul campo della Fermana. Diventato poi 0-2 alla fine dei 90 minuti a conferma che del fortino Recchioni è rimasto ben poco.

Un dominio quasi imbarazzante a centrocampo, ma poi tanta leggerezza una volta dentro l’area di rigore. Il gol è frutto di una delle tante percussioni che hanno fatto capire al giovane Pistolesi che la serie C è una altro mondo rispetto alle partite col Montegiorgio. Ma non è colpa sua, il problema è che serviva un under in difesa e possibilmente terzino sinistro. Bruniera l’ha schierato contro una delle corazzate del girone e i suoi avversari di turno hanno ringraziato. Poi, però, la palla bisogna buttarla dentro, come ha saputo fare Lisi e non i suoi compagni.

Poi anche il topo ogni tanto ha un sussulto. Soprattutto nei minuti in cui prende le sembianze di Giandonato, che è assolutamente di un altro livello ma predica praticamente nel deserto. Sua la traversa, a sorpresa, con un tiro dai 25 metri che si è inventato da solo. E da solo gioca anche perché quello che dovrebbe essere il suo braccio destro, Misuraca, passa il tempo a parlare e a urlare, praticamente contro tutti, compagni, avversari e arbitro. Inevitabile poi che la lucidità venga meno.

Il mini svantaggio a fine primo tempo, considerando anche il gol mangiato di testa da Iannoni e il tiro a fil di palo di Lisi prima del vantaggio, è un lusso da cui ripartire. Uscite di Borghetto permettendo che sarà per la divisa stile pigiama, ma quando deve giocare la palla con i piedi o con le mani è più lento e insicuro del solito.

Bruniera prova a cambiare un po’ il ritmo del match con una doppia sostituzione, dentro Tilli per pinzi, forse era meglio togliere Misuraca, e Fontana per Scorza. Neppure il tempo di fargli sporcare gli scarpini che il Perugia conquista un angolo. Lisi batte e mette il pallone sulla testa di Paz, entrato da poco, che colpisce alla perfezione: gol e silenzio in curva. Perché tutti capiscono che ora si fa dura, per non dire impossibile. Anche perché il Perugia corre il doppio, ha il controllo del centrocampo e non regala niente in difesa. Giocatori concentrati e ‘protetti’ da un muro biancorosso, 500 persone, in tribuna.  sulle tribune.

Non è facile giocare contro questo Perugia a cui manca solo una punta centrale degna di questo nome per ambire davvero alla serie B. Così bravi nel palleggio che addormentano la gara quando vogliono. E questo manda fuori ritmo i canarini. la mossa della disperazione di Bruniera arriva dopo 30 minuti di secondo tempo con il cambio di entrambe le pinte e la speranza che Eleuteri, giocando un po’ più largo, riesca ad aprire gli spazi per un voglioso Montini.

Ancora da decifrare questa Fermana: non è una squadra da corsa, non è una squadra da lotta, non è una squadra tecnica. Per cui, su cosa puntare per vincere le partite? Di certo le invenzioni di Giandonato da sole non bastano.

r.vit.

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