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Cento anni di Itet Carducci, due regali della Corradini alla città: una grande festa a teatro e un itinerario turistico dei luoghi carducciani

8 Febbraio 2023

di Raffaele Vitali

FERMO – Cento anni. “Un traguardo importante. La nostra scuola è stata fondata nel 1923, in un luogo diverso e un nome che era differente. Torniamo dentro la storia e ripercorrendola vivremo anche il cambiamento di Fermo. Ogni scuola ha accompagnato l’evoluzione del suo territorio. L’istruzione è da sempre una leva della società e del suo contesto economico, ancora di più vale per il nostro istituto” sottolinea Cristina Corradini, dirigente della scuola che conta centinaia di studenti da tutta la provincia.

Il centenario durerà tutto l’anno e coinvolge tutti i docenti, “che sono i protagonisti più importanti”, e in particolare la commissione ‘progetto centenario’ guidata da Giuseppe Lupoli. C’è chi ha lavorato al recupero delle fonti e delle immagini, “che vogliamo fa ridiventare la base del nostro archivio”.

La preside vuole guardare al passato per proiettare la scuola nel futuro. “Per noi è una mission, il centenario ci dà ancora più forza per consolidare la vocazione all’innovazione che è frutto di un passato glorioso”. Non potevano mancare gli ex allievi del Carducci Galilei guidati da Fabio D’Erasmo.

Una grafica particolare racconta il centenario e accompagnerà ogni evento con il clou del 13 maggio. “Il logo – prosegue la dirigente - è stato realizzato dal professor Stefano Novelli, uno dei docenti di grafica, con i suoi ragazzi. Lavoro di sinergia. È un gioco grafico, dietro il numero 100 c’è la torretta Carducci e ci sono le cisterne romane. La scuola è dento la città e lo è dentro la composizione grafica che trasforma i mattoni in pixel”.

Ma non basta quello che è stato organizzato, la scuola vuole di più e lo raggiungerà coinvolgendo le migliaia di persone che sono entrate nelle aule. “Abbiamo realizzato un sondaggio che si può compilare anche da casa ed è rivolto a chi ha fatto parte della storia. Ex allievi o docenti, personale amministrativo, tecnico, collaboratori scolastici e dirigenti: chiunque abbia un ricordo dell’Itet può compilare il form e dedicare un pensiero, un ricordo, una curiosità in modo da ricostruire la storia. Insomma, un centenario che parte dal coinvolgimento della cittadinanza”.

La possibilità di complire il form durerà un paio di mesi. “Poi gli ex Allievi ordineranno tutto e ne faremo un volume, una rivista che resterà come memoria”.

Con orgoglio ribadisce: “Questo Istituto che ha fatto storia ed è storia. Dopo gli anni 60 da una condizione mezzadrile questo territorio è diventato uno dei distretti più importanti d’Italia. Il boom economico è stato appoggiato da una educazione ai lavori che erano già il futuro, come la ragioneria e la finanza”.

Il 100enario avrà come cornice d’eccellenza il Teatro dell’Aquila, il 13 maggio con ingresso libero per incontrare ex allievi e colleghi e fare festa. Torna nel 2023 anche la Festa del diploma a luglio.  “E poi c’è la sfida che completeremo a inizio del prossimo anno scolastico: creare un itinerario carducciano. È già iniziato il recupero dei fondi e dei lavori realizzati dall’architetto Carducci con la finalità di realizzare un itinerario turistico dei luoghi carducciani, completamente elaborato dagli alunni. Ognuno per la sua competenza, dalla grafica al percorso turistico, dalla cartografia ai rilievi puntuali, tuti contribuiranno” prosegue la dirigente Corradini.

Non è stato scelto a caso l’8 febbraio per presentare il centenario, perché è il giorno in cui nel 1806 nacque l’architetto. “Per cui da oggi prende il via davvero il centenario. Dalla festa del diploma – prosegue il professore e direttore artistico delle celebrazioni Giuseppe Lupoli - al centenario, sento da anni la fiducia della dirigente. Il nostro interesse è di comunicare con chi è gravitato dentro I’Itet per farci proiettare nel futuro. Lo faremo con ospiti che inviteremo e momenti di spettacolo, di arte che è parte della bellezza del nostro istituto. Lavoreremo per fare memoria”.

Quella memoria che racconta di una scuola che come tante era per l’élite, ma che poi ha accompagnato il boom economico degli anni ’60, “quando ogni famiglia aveva una fabbrica e servivano nuove competenze che la scuola seppe fornire”, e che oggi si rinnova senza sosta, “pensiamo all’indirizzo grafica che cinque anni fa ha cambiato lo studio”, rispondendo alle esigenze del territorio, “così si spiega il boom di iscritti al Geometri”,  conclude la dirigente che sa di avere al suo fianco degli ex allievi vogliosi di crescere “dopo che la pandemia ha rallentato lo sviluppo dell’associazione” conclude Fabio D’Erasmo.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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