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Case popolari, milioni di investimenti in programma. Ma Di Ruscio si arrabbia: "C'è chi compra il cellulare e non paga le bollette"

6 Gennaio 2023

FERMO – Saturnino Di Ruscio non è uno da giri di parole: basta con i furbetti dentro le case popolari. È questo il sunto della sua conferenza stampa in Regione per fare il bilancio dell’attività dell’Erap, l’ente che il presidente Acquaroli gli ha affidato.

“Il 2022 è stato un anno molto importante per una serie di fondi assegnati anche tramite la Regione Marche all'Erap», che quindi ha programmato diverse centinaia di milioni di euro di progetti, «per alcuni dei sono già partiti i cantieri e altri partiranno nel 2023, altri ancora nel 2024. Di lavoro ce n'è tanto per la manutenzione straordinaria dell'edilizia residenziale pubblica, ma anche per la costruzione di nuovi appartamenti» da assegnare ai Comuni per le famiglie che ne hanno diritto” spiega Di Ruscio, affiancato dall'assessore regionale Stefano Aguzzi.

L'assessore ha ricordato che tra le linee di indirizzo impartite all'Erap ci sono il Superbonus 110%, il piano vendita e riutilizzo degli appartamenti di edilizia popolare già esistenti. “Ho raccomandato di non perdere assolutamente il treno del 110%. È una opportunità per sistemare, rinnovare ed efficientare gran parte del patrimonio Erap, patrimonio pubblico di questa regione”.

Aguzzi ha raccomandato di mettere in campo “un piano vendite che Erap sta portando avanti, e che garantirà un efficientamento delle abitazioni e consentirà di avere dei fondi a disposizione, con i quali 'riassettare’ e sistemare gli 825 appartamenti di proprietà pubblica che oggi non sono utilizzabili”.

Per il loro recupero Di Ruscio ha spiegato che serviranno secondo “le stime dei nostri uffici attorno ai 10-11milioni di euro. Si punta alla sistemazione» degli appartamenti già esistenti, ma inutilizzati perché bisognosi di interventi, un patrimonio che abbiamo già disponibile”.

Sul fronte del patrimonio Erap messo in vendita sulla base del Programma Straordinario di Alienazione saranno “3.347 gli appartamenti che verranno ceduti: 1.258 in provincia di Ancona, 686 nel Maceratese, 648 in provincia di Pesaro Urbino, 494 nell'Ascolano e 261 nel Fermano”. Hanno già ricevuto la comunicazione i 10mila inquilini coinvolti che hanno il diritto di poter acquistare gli alloggi.

Per Ecobonus e Sisma bonus sono 557 gli edifici interessati alla riqualificazione, la maggior parte in provincia di Ancona. Tra le criticità evidenziate dal Di Ruscio, «i contenziosi tributari di primo grado» legati «all'applicazione dell'Imu da parte di alcuni Comuni marchigiani». Secondo il presidente dell'Erap anche se «gli alloggi sociali sono esentati dall'Imu, la normativa è un po’ confusa e alcuni Comuni applicano l'Imu». Complessivamente, i contenziosi per l'Imu ammontano a 2 milioni e 841.471,39 euro, “dei quali un milione e 766.352 in provincia di Pesaro dove la situazione è pesantissima, «570.599,30 in provincia di Macerata, 484.730euro in provincia di Ancona e 19.790 in provincia di Fermo”.

La stoccata finale è di quelle che non ti aspetti e riguarda il tema dei rincari. “Abbiamo avuto qualche caso di distacco a Fano e qualcosa anche in provincia di Ancona. In una regione come questa dove la crisi c'è ed è forte e il caro bollette lo vediamo tutti i giorni e abbiamo proprio iniziato l'anno con l'aumento dell'autostrada e del carburante, mentre gli stipendi sono sempre gli stessi e le famiglie soffrono”.

L'Erap, ha spiegato, interviene “attraverso il dialogo con i Comuni, perché per le famiglie che effettivamente hanno difficoltà finanziarie normalmente interviene il Comune attraverso fondi appositi per le categorie disagiate, ma interveniamo anche noi sostituendoci agli utenti e facendo un piano di rateizzazione per rientrare delle somme anticipate ed evitare il distacco delle utenze di gas, luce e ultimamente anche dell'acqua. Il fenomeno - ha aggiunto Di Ruscio - in parte è anche dovuto al fatto che, prima le famiglie mettevano da parte i soldi per pagare le spese obbligatorie. Ma come Erap facciamo una doppia attività, quella educativa e anche quella di sostituirci, perché poi non è giusto che in un condominio chi paga si vede staccata la luce, l'acqua o il gas".

Ci sono virtuosi e furbetti, ribadisce l'ex sindaco di Fermo. "Succede che poi il capocondomino si trova nell’impossibilità di pagare regolarmente e così le aziende poi staccano le utenze, anche a chi è in regola. E così il furbetto che si è comprato un nuovo cellulare o cambia l’auto penalizza il virtuoso che rispetta le regole. Ho visto coni miei occhi inquilini con tablet di ultima generazione e capi firmati non pagare le bollette. La mia generazione non è stata educata così”.

Nonostante ciò, l’Ente ha chiuso con un attivo di 1 milione di euro, dopo averne spesi nel 2022 ben nove per la manutenzione, e altri 40 per costruire 450 nuovi alloggi.

Raffaele Vitali

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