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Cartello appeso alla porta: ospedale di Amandola senza medico per tre giorni. "Quadro allarmante, la montagna chiede sicurezza"

19 Agosto 2022

di Raffaele Vitali

AMANDOLA – Questa mattina un cartello è apparso sulla porta di ingresso del Punto di primo intervento dell’ospedale di Amandola. Un’amara sorpresa per i cittadini e i turisti: “Oggi il PPIT è privo di medico, per cui si prega di rivolgersi alla postazione del 118 per urgenze effettive o al medico di medicina generale o alla guardia medica per prestazioni ordinarie. Ci scusiamo per il disagio”. Firmato Licio Livini, direttore del distretto.

Non poteva fare diversamente il direttore, visto che dall’Asur era arrivata una nota il 17 agosto in cui si preannunciava “che rimangono scoperti i turni di primo intervento ad Amandola il 19 agosto, il 20 agosto e la notte della domenica, mentre per il turno diurno si è resa disponibile una dottoressa”. Oltre a questo, la funzionaria dettava la linea che poi Livini ha seguito.

Un fatto che segue quanto accaduto a Porto Sant’Elpidio, dove un cittadino stanco di vedersi le porte della sanità chiuse, manca spesso la guardia medica, si è rivolto ai carabinieri.

Immediata, di fronte a questa situazione, è stata la presa di posizione del sindaco Adolfo Marinangeli, che ha scritto ai vertici dell’Asur e della regione Marche, presidente Acquaroli incluso. “Notizie allarmanti arrivano ogni giorno in merito alla tutela del diritto alla salute degli abitanti del territorio montano. In concomitanza con i festeggiamenti del Patrono, e quindi con un notevole incremento di flusso turistico, risultano scoperti alcuni turni del punto di primo intervento”.

Una premessa per ricordare a chi comanda il quadro reale: “Amandola si trova a 50 chilometri da qualsiasi presidio ospedaliero ed è caratterizzata da un’alta presenza di anziani, residenti anche in zone impervie e con una viabilità non percorribile in tempi brevi. Non garantire i turni del Ppit mette in pericolo l’intero territorio dei Sibillini, pian piano depauperato di tutti i servizi sanitari. Mi auguro che – conclude il sindaco nella sua lettera – vogliate riportare tranquillità garantendo la sicurezza sanitaria e la vita delle persone che risiedono nelle zone montane”.

In vista della campagna elettorale, che tra pochi giorni entrerà nel vivo, questo sarebbe un tema da affrontare, ma in modo serio e non sventolando riforme o controriforme, bensì numeri e risorse che poi siano a vera garanzia del potenziamento della medicina territoriale.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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