Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Candidature regionali, scintille nel Pd. Cesetti: "A queste condizioni lascio perdere". Se salta lui rischia anche Loira

5 Giugno 2025

di Raffaele Vitali

FERMO – Se salta Fabrizio Cesetti, cosa che non tutti hanno capito, salta anche Nicola Loira. Dopo la direzione provinciale di ieri sera, il Pd della provincia di Fermo è ancora più diviso. Il motivo è semplice: il consigliere uscente era in attesa di deroga, “che non ho chiesto, ma che se mi danno mi vedrà protagonista” ha sempre chiarito.

La decisione finale è un mezzo compromesso tra chi voleva dire NO in maniera detta e chi invece è favorevole a lasciare in campo l’esperto consigliere, nonché ex assessore e parlamentare. Il comma 8 del regolamento prevede che “entro 72 ore dall’approvazione del presente regolamento, l’interessato alla deroga farà pervenire al presidente dell’assemblea provinciale (Giuseppe Pochini, ndr) dichiarazione di disponibilità alla candidatura per il terzo mandato attivando la relativa procedura”.

Questa mossa non è però piaciuta a Cesetti, che si attendeva un risultato differente da questo regolamento che alla fine è stato votato all’unanimità. “Nessun problema se la mia candidatura non è ritenuta necessaria per sconfiggere la destra. Lavorerò per la vittoria di Ricci e del centrosinistra, iniziando a costruire da subito un’alternativa di governo per Fermo in vista del 2026”.

L’ex presidente della Provincia è pronto “ad attaccare i manifesti di Ricci”. A freddo Cesetti rifletterà  e noterà che la sua situazione è differente da quanto accaduto ad Ancona per Bora e Mastrovincenzo “che devono chiedere la candidatura”. A Cesetti il regolamento chiede solo di ribadire la disponibilità, che è poi quanto fatto da giorni sula stampa dal consigliere stesso.

“Io – riprende Cesetti - non ho mai chiesto la ricandidatura e mai la chiederò e, conseguentemente, non farò pervenire nessuna dichiarazione di disponibilità alla candidatura per il terzo mandato. Che ho dato in questo periodo a fronte di richieste che mi sono pervenute sia da una parte del Partito Democratico che dalla società civile. Ma se il Partito Democratico non ritiene necessaria la mia presenza nella lista per vincere la sfida cruciale contro la destra e il malgoverno di Acquaroli che si terrà il prossimo settembre - una sfida che si giocherà verosimilmente su una manciata di voti - è pienamente legittimato a optare per una scelta diversa e certamente non è un mio problema”.

Nessun guerra, nel caso in cui si chiudesse davvero la sua esperienza in Regione, Cesetti lavorerà per il partito e la vittoria. “C’è molto da fare, anche peri ricostruire un progetto politico per ridare a Fermo un governo alternativo e progressista, con il coinvolgimento delle migliori risorse civiche presenti in città, in vista delle elezioni comunali del 2026” ribadisce.

Se entro 72 ore non si chiarirà con i vertici del Pd provinciale, il segretario Piermartiri è già al lavoro, sarà  out. E tutti si rimetterà in gioco. È certo che a quel punto il capoluogo chiederà un candidato, Vallasciani o Nigrisoli, facendo cadere l’opzione Loira per equilibri territoriali, che favorirebbero invece il veregrense Perugini o Pompozzi, l’uomo delle aree interne. E San Giorgio? Magari si compenserà con Elisabetta Baldassarri, ex assessora proprio ai tempi di Loira e stimata all’interno del partito.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram