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Calcinaro rende omaggio a Nella Brambatti: "Ha fatto tanto per Fermo". I familiari:"Una leader forse troppo rigorosa per la società"

20 Aprile 2023

di Raffaele Vitali

FERMO – Quella piccola targa non le rende davvero merito, ma a compensare ci ha pensato il sindaco Paolo Calcinaro con le sue parole. Da oggi, all’ingresso, anzi nella hall, del centro Montessori, il centro diurno che dà assistenza e sollievo a decine di bambini con problemi più o meno gravi, c’è una targa in vetro.

Un centro che la prima sindaca donna di Fermo volle con forza e che l’attuale primo cittadino inaugurò nel 2016. “Un incontro fuori da un bar con degli amici di Nella, mi hanno proposto questa iniziativa, l’Amministrazione l’ha fatta subito sua. Ma sia chiaro quella che celebriamo oggi è solo uno dei grandi passi fatti per la città da parte di Nella” spiega il primo cittadino.

Al suo fianco ci sono il marito Italo dell’ex sindaca e le due sorelle. “Non siamo sempre andati d’accordo, ma se in questi anni abbiamo potuto amministrare con serenità è per tante scelte coraggiose che ha fatto la Brambatti. Perché non è solo questione di centro Montessori, ha saputo sbloccare l’area Vallesi, affrontare il blocco del project financing del mercato coperto, risolvere la questione derivati” prosegue il sindaco di Fermo.

Un rendere merito alla sindaca che se ne è andata troppo presto “e chissà quante altre cose avrebbe potuto fare se le avessero permesso di completare il mandato” riprende il marito, ricordando una ferita della città, quelle firme dal notaio dei consiglieri che sfiduciarono così la sindaca. “Una pagina poco gloriosa” ammette Luciano Romanella, l’unico volto del centrodestra presente alla cerimonia di intitolazione, assessori a parte.

Il Montessori è un luogo speciale per Fermo e il territorio, l’intuito della Brambatti fu quello di dirottare dei fondi trovati da un progetto di auditorium in un vero centro diurno. “Da un lato gli ambulatori per le terapie, dalla logopedia alla neuropsicomotricità. Dall’altro i 15 posti destinati a bambini gravissimi che vengono assistiti da mattina a sera, alleviando così anche le famiglie” ricorda la dottoressa Beltrami che guida una squadra di sanitari, psicologi e terapisti.

Si sono ritrovati in tanti, ma i tanti che alla Brambatti erano legati allora e lo restano oggi. Ci sono i componenti della sua Giunta, c’è quella sinistra di Fermo che non ha mai digerito la frattura creata da quelle firme, c’era anche chi la firma l’ha messa, il consigliere Paolo Nicolai, che non volle mancare neppure al funerale.

Prima di concludere, una volta scoperta la piccola targa, la parola torna ai familiari: “Nostra sorella era una leader, aveva dei difetti, certo ma chi non ce li ha? Era molto riservata, lavorava e parlava poco, chissà come avrebbe preso questa cerimonia”.

E poi il viceprefetto e di nuovo il marito: “Nella ha svolto la sua attività in maniera forse troppo rigorosa. Purtroppo il rigore non è qualcosa che piace a questa società. Ma ci sono tante opere che a Fermo parlano di lei e sono certo che molte persone la portano nel cuore, tanto quanto noi”. Per gli amici è la speranza che questo sia un primo ricordo, vorrebbero di più.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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