Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Calcinaro ha disegnato il futuro di Campiglione: approvata la variante. "Sviluppo e visione". Malvatani: svuoterà il centro

27 Settembre 2023

FERMO - Il futuro di Campiglione da oggi non è più una ipotesi, ma una certezza: la variante che cambia il quartiere è stata definitivamente approvata in consiglio comunale, con il suo terzo passaggio a maggioranza. L’importante assise si è aperta con il minuto di raccoglimento per la morte del presidente emerito Giorgio Napolitano, tutti in piedi tranne il consigliere Bargoni, e l’ingresso nel gruppo indipendente di Tulli che ha lasciato la Lega in agosto.

Inizia così la serata dedicata, in parte a Campiglione. “Soddisfazione per questo risultato. Per noi era un punto fondante e le porto a conclusione in un tempo relativamente breve e in modo innovativo, anche per i risultati che avremo”. “Variante sbagliata, ospedale tradito, interessi della cittadinanza mancati”. Due mini sunti che racchiudono il pensiero di Maria Antonietta Di Felice, assessora all’Urbanistica, e Sandro Vallasciani, capogruppo Pd.

 “Concludiamo il procedimento”. Perché l’abbiamo fatta? Si domanda l’assessora. “Non capita a tutti i  comuni di poter avere l’opportunità di veder realizzato un nuovo ospedale. La conseguenza è che il Prg vigente non fosse rispondente aa questo sviluppo, che l’economia dell’ospedale piò promuovere. Quindi, partita la costruzione, la variante Campiglione – Molini era necessaria”.

Cosa è stato fatto? “Siamo partiti da un’analisi del gruppo Nomisma e siamo ripartiti da una riflessione socio economica, ambientale e urbanistica. È partito un processo partecipativo di variante e abbiamo così coinvolto imprenditori, parti sociali, cittadini, comuni vicini e ambito sanitario”. “Le avete coinvolte, avete fatto realizzare uno studio, ma poi no lo avete seguito. Peccato” replica secco Vallasciani.

Rivendica quindi il metodo l’assessora: “È nato un masterplan poi adottato a marzo e votato a novembre del 2022”. Non sono mancate le osservazioni della Provincia che ha fatto aumentare alcuni standard, più parcheggi e verdi per fare un esempio, come ricorda il consigliere provinciale Malvatani.

“Abbiamo ridisegnato un’area progetto, la 22, che è molto grande ed era a iniziativa pubblica socio sanitaria. Ed era in stallo in questo modo. È stata frazionata in comparti di iniziativa privata con funzioni regolate e funzionalità come residenziale di ampia accezione, rientra anche il sociosanitario non solo il ricettivo. E poi possibilità di terziario e servizi” riprende Di Felice.

Ci sono poi aree produttive degli anni ’70 “su cui abbiamo introdotto nuove funzioni, senza stabilire dei limiti percentuali pe rigenerare davvero una parte di territorio. Penso all’ex Omsa e all’area San Giovanni”. Punto questo su cui si anima Vallasciani. “Bisognava dare indicazioni. Avete lasciato la possibilità di fare qualunque cosa. Invece era l’occasione per definire davvero uno sviluppo”. Un’idea che per il sindaco Paolo Calcinaro “è tipica del dirigismo politico, mentre oggi serve flessibilità”.

Necessaria era poi la viabilità: “Dovevamo alleggerire il centro di Campiglione e Molini. Abbiamo eliminato – prosegue l’assessora - una strada Lungotenna lato Conceria e abbiamo programmato un anello attorno ai due quartieri. E lo facciamo con diverse fonti di finanziamento. La Regione sta facendo e farà, poi c’è l’intervento dei privati in base ai comparti e per quanto necessario interverrà il Comune”. Viabilità che non piace a Vallasciani: “Il rischio è che restino senza collegamento aree residenziali, come quella in collina. Non si può affidare tuto la privato, soprattutto per tratti lontani dall’edificato”.

Infine l’idea di collegare con un ponte ciclopedonale i due quartieri, ripercorrendo quel che passava dentro la Conceria. “Il tutto rispettando tutti gli ambiti di tutela. Evitando consumo di suolo e nel complesso determinando una diminuzione delle volumetrie complessive già previste” conclude il suo intervento l’assessora ringraziando gli uffici, in primis Paccapelo, Marcantoni e Santini.

Nel dibattito intervengono in diversi. C’è chi critica, Malvatani parla “eccesso di residenzialità attorno al nosocomio che invece avrebbe meritato possibilità di sviluppo maggiori e una riflessione su scelte che svuoteranno il centro storico”, Interlenghi parla “di variante bella e senza anima perché non si sa cosa davvero porterà a livello di sviluppo economico e abitativo”.

C’è però chi plaude come Alessandro Bargoni: “Abbiamo posto le fondamenta per la grande Fermo. L’ospedale è il perno dello sviluppo commerciale  di servizi in vallata che ben si abbina a quello culturale e scolastico del centro storico e quello turistico della costa. Questa variante unisce tutte e tre le voci, perché è una variante sovracomunale avendo un raddoppio della Lungotenna e più vivibile, avremo una bretella dal casello alla Lungotenna e poi una rotonda di svincolo a monte che si collegherà alla variante Molini e Girola per poi raggiungere la Mezzina che speriamo colleghi poi la Valle dell’Aso, oggi penalizzata. Ma noi crediamo nella Mezzina come rimedio all’isolamento”.

La chiosa, dopo un’altra serie di interventi consiliari, spetta al sindaco: “Chiariamo subito: nessuna speculazione edilizia. Il consumo del suolo è zero. Sono maturi i tempi affinché giungano dei finanziamenti per completare la rete di viabilità necessaria per uno sviluppo del genere. Noi possiamo disegnare, ma se non ci sono le risorse necessarie restiamo bloccati. Sono certo che la variante di Campiglione abbia acceso un faro, partendo da risorse seppur insufficienti della precedente amministrazione regionale (Lungotenna, corta e rotatoria di Paludi). Sono certo che arriveranno i fondi necessari”.

Piaccia o no, questa sarà Campiglione. “Sindaco, oggi hai messo la tua mano sulla città futura, hai lasciato il suo segno. Vedremo” conclude Interlenghi. “Potevate fare meglio, lo sviluppo andava definito e pianificato, letto in anticipo. E invece, di tutto un po’ per un’area determinante non solo per il capoluogo” ribadisce Vallasciani. “Questo è un treno che passa, noi ci saliamo e andremo lontano” la chiosa del primo cittadino.

r.vit.

Print Friendly, PDF & Email
Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram