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Calcinaro disegna la Fermo del 2023 e parla da leader: "Mi aspettavo di più dalla Regione. Non bastano i progetti, servono risorse vere"

30 Dicembre 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – Fine anno per Fermo con approvazione del Bilancio. Parte da qui il sindaco Paolo Calcinaro. “Nonostante le bordate del caro energia, con nessun Governo che davvero è andato incontro alle reali esigenze dei comuni, noi riusciamo a organizzarci”. Il tutto in attesa di nuovi aiuti. La conferenza stampa di fine anno di Calcinaro non cambia formula: lui parla, gli assessori al suo fianco ascoltano e se necessario integrano.

2022, PAROLA CHIAVE PNRR

“Se uscisse una statistica, non come le classifiche in stile borsa con i su e giù, sui finanziamenti pro capite dei capoluoghi di provincia, penso che Fermo sarebbe tra i primi cinque in Italia”. Tante le risorse che sono cresciute per il fatto che tutti gli appalti, 28, partono entro domani. “Questo ci ha permesso di accedere a fondi supplementari, su cui però alcuni della minoranza hanno votato comunque contro”. In totale Fermo ha intercettato 70milioni di euro, biodigestore incluso.

L’ANNO CHE VERRA’

Il 2023 sarà l’anno in cui i tanti ‘ex’ troveranno la loro rinascita. “A questo si aggiunge il nuovo, come l’asilo di Campiglione e ci mettiamo anche la Conceria” prosegue. Tanti appalti milionari per un comune di 36mila abitanti che dovrà avere il massimo anche dai suoi dipendenti.

Tanti saranno i lavori nei quartieri. “Rifaremo tre centri sociali, Caldarette, Petronilla e Santa Caterina. Speriamo che ci sarà nell’anno il ponte di Marina Palmense come il sovrappasso di via Salvo D’Acquisto. E poi la struttura di Casabianca che vogliamo potenziare con l’Iti Urbano”. Insomma, lavori per milioni di euro che si muoveranno tra grandi opere e vivibilità.

Milioni di euro anche per il supporto agli anziani e alla disabilità. “Risorse per l’informatica che permette di andare in cloud ridurre così anche di 2mila euro al mese la bolletta con la trasmigrazione dei dati dai server interni” aggiunge il sindaco di Fermo.

CASINA DELLE ROSE

“La valutazione dell’Agenzia delle Entrate è arrivata e sapevamo che gli uffici non avrebbero sbagliato. Quindi proseguiremo con l’iter, con l’apertura delle buste. Un percorso chiaro, anche perché non c’erano vere alternative. Il consigliere Pd, Sandro Vallasciani durante il consiglio ha detto ‘va venduto ma dobbiamo avere garanzie ce poi l’hotel si faccia’. Ha ragione, ma quando dai la proprietà non puoi mettere vincoli. Dobbiamo essere fiduciosi”.

VIABILITA’, CRITICHE ALLA REGIONE

“Sul territorio arrivano segnali in linea con il passato. Questa provincia viene sottovalutata. Noi dovevamo essere il primo posto dove intervenire di più e in maniera più forte. Questo non c’è stato, questo lascia amarezza. Speriamo ci siano margini per recuperare nei prossimi due anni, per ora abbiamo preso uno schiaffo” tuona il sindaco.

Temi principali? “Se mi concentro su Fermo, pensiamo alla Lungotenna, che è finanziata a meno della metà, mancano 4 chilometri rispetto ai 2,5 finanziati”. E guai a nominargli bretelle e ponti: “Manca il finanziamento del ponte che collegherà il casello alla zona di Paludi, per ora siamo alla progettazione, e invece servono almeno 15 milioni di euro”. E pure per la Servigliano-Amandola il sindaco di Fermo è critico: “Finanziata con fondi sisma e basta, ma il tratto di Carpegna nel pesarese lo realizzano con altre risorse. Per cui, volendo, poteva essere accompagnata da risorse maggiori che avrebbero permesso di raggiungere Campiglione”.

Non vuole essere tropo duro, ma non può neppure accettare tutto: “Capisco che sono da due anni alla guida, ma il cambiamento è fatto anche di segni. Temo una continuità con quanto c’era prima. Non voglio il tutto e subito, ma qualche segno concreto. Capisco l’intervalliva del maceratese, ma la Valdaso perché no?”.

RUOLO DI FERMO

“Credo che siamo molto dialoganti, sapendo che la Provincia con Ortenzi sta crescendo. Sappiamo anche fare passi indietro e capire che i fondi per le strade, ad esempio, devono arrivare a tratti di provinciali più urgenti perché uniche vie di accesso”. Di certo punteremo sula sanitò e infrastrutture territoriali”. Più cresce la città e più sarà attrattiva, questo lo sa bene.

“Cosa accade dopo Fendi? Abbiamo molte richieste di sportelli unici. È venuta una impresa del maceratese che cercava un’area, poi vedremo. Aprirà l’outlet di Nerogiardni. Sappiamo che la variante di Campiglione ha suscitato l’interesse di tante realtà, McDonald incluso. Ma quello che serve è l’ampliamento delle possibilità di far insediare attività produttive. Stiamo esaminando una modifica al Ptc provinciale che consenta di eliminare l’antistorico principio del consumo di suolo per l’ampliamento delle zone industriali e per le strutture turistiche light, dai camping ai glamping fino alle aree camper. Dobbiamo poter sbloccare qualcosa, se vogliamo favorire la vocazione turistica” conclude il sindaco.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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