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Calcinaro cambia Fermo: Casina delle Rose in vendita e biodigestore. Interlenghi: rinnegato il programma elettorale

29 Dicembre 2021

FERMO - “Libertà di scelta. Chi presente, chi online” sottolinea il presidente del consiglio comunale, Francesco Trasatti, aprendo l’assise. E in tanti hanno scelto di restare a casa. all’inizio l’audio fa le bizze, poi tutto torna normale. È il giorno del Bilancio. “Confermiamo tutte le tariffe. Per l’addizionale Irpef, allo 0,80, esenzione a 9mila euro”. Per il 2022 l’assessore Alberto Scarfini annuncia un grande piano di investimenti sugli impianti sportivi, anche scolastici, oltre che sul patrimonio comunale in generale. Fino a qui tutto normale, ma nelle pieghe una grande novità c’è la Casina delle Rose torna in vendita.

Nel dettaglio entra il sindaco sul Bilancio: “Questo di cui parliamo è un grande risultato, non semplice approvare un preventivo nei tempi giusti. Questo ci permette di lavorare con i capitoli del corrente, poter attuare gli investimenti, potendo anche richiedere un mutuo. Poi in base ai finanziamenti del Governo, vedremo”.

Da un lato c’è stata la volontà di mantenere il sistema dei servizi sociali: “Disabilità fragilità e politiche d’ambito. A marzo si apriranno bandi da Pnrr per gli ambiti, quindi ci sarà un’ulteriore iniezione di risorse rispetto a un ordinario già ampliato”. Dall’altro, la conferma della tassazione che è bassa. “Vi assicuro che non è facile amministrare in un momento come questo, sembra di stare sulle montagne russe. E questo si ripercuote su tante scelte dell’amministrazione” prosegue Calcinaro.

Per lui, il Bilancio di Scarfini guarda al futuro: “Senza però tralasciare il lavoro anche ordinario. Il Fontevecchia è, un pozzo senza fondo, ma noi cerchiamo con i secchielli di riempirlo e non ci fermeremo. C’è il mercato coperto, una incompiuta che pian piano prenderà forma. E poi c’è il piano ciclopedonale, che è una scommessa per tutti, con finanziamenti ad hoc. Si completerà l’acquisizione dell’area che doterà di parcheggi il nostro lungomare. E parlando di futuro, nel 2022 dovremo pianificare lo sviluppo di Campiglione e dell’ex Conceria”.

Tanta carne al fuoco per l’amministrazione “che dovremo affrontare con metodo”. La novità è la Casina: “Torna in vendita. Siamo arrivati quarti nelle Marche per presenze turistiche, quindi possiamo ragionare anche su un investimento diverso. Sappiamo che c’è una mancanza di posti alberghieri in città”.

A questo si aggiungono i rincari delle materie prime che renderebbero le risorse a disposizione del Comune da investire sulla Casina non sufficienti per creare quello studentato su cui Calcinaro aveva condotto la campagna elettorale. “La vendita ci permetterà anche di creare un ascensore che da via Mazzini, di fronte al teatro dell’Aquila, porta al Girfalco, e un restyling vero dello stesso Girfalco.  

Su questo punto l’opposizione è critica ed era inevitabile. Anche se da Sandro Vallasciani, capogruppo del Pd, arrivano anche voti alti. “Apprezzo il coraggio di approvare il bilancio a dicembre. È quasi una cosa storica. Forse solo nel 1995 si approvò così presto. Di solito aprile, maggio, giugno, perfino settembre. Questo comporta uno sforzo degli uffici, a cui va il riconoscimento di questo lavoro. ma soprattutto c’è il vantaggio di operatività per l’Amministrazione. Chiaro che una previsione comporti a un assestamento e al ricorso di molte variazioni, perché alcuni dati arrivano a tarda primavera”.

Piace snocciolare numeri al capogruppo Dem: “Ci sono 24 milioni di entrate in conto capitale, stando ai rendiconti 2019-2020 si riduce a 7-8 milioni. Per cui, questo è un dato destinato a essere ridimensionato. La vera scelta politica è quella di sostenere la partecipata Asite in un intervento coraggioso, audace per cui il Comune mette in gioco la credibilità. Tra il 2022 e il 2024 prestiti da 5,2 milioni, 10 milioni e altri 10. Una cosa mai accaduta che ipoteca il futuro dell’ente. Sulle scelte e sulle ragioni, che ci sono, legate all’Asite discuteremo. Un numero che spicca è il milione e 200mila euro di sanzioni del codice della strada. Nel 2020 si parlava di 515mila, ma dal 2021 è entrato in funzione il t-Red a Lido e gli incassi sono lievitati”. “Del resto – gli fa eco il consigliere Candidori – se la gente passa con il rosso giusto sanzionarli”.

Sulla Casina torna Renzo Interlenghi. “Ma chi comanda in questa città?” si chiede. “Sarei curioso di sapere chi vedeva nelal Casina il punto nevralgico della cultura fermana, riqualificando l’immobile, mantenendola di proprietà, cosa pensa oggi con un cambio di progetto così importante a poco più di un anno dal voto. Oggi per il sindaco si può vendere, perché il turismo è aumentato, perché ci sono ottime prospettive. Ma Fermo non è più città a vocazione universitaria? Noi siamo contenti se resterà turistico alberghiera, apprezzo il passo indietro sul fine della Casina, ma il vostro programma parlava d’altro e di una struttura riconsegnata alla città”.

Interlenghi critica quindi il cambio di indirizzo: “Legittimo il privato che vuole investire, ma perché avete detto che non la vendevate? Ci sarà uno di voi in grado di dire ‘ci volevo l’ostello per studenti’. E allora, ecco un pezzo del vostro programma che viene via. E nel vostro bilancio non si parla più di via Respighi. Non si parla di piano del traffico, cosa che la Lega ha ricordato a tutti. La gente non ne può più. servono soluzioni, da salvano a Capodarco passando per Lido, dimenticato dal Bilancio, e il centro”.

Passa ovviamente il Bilancio e anche il progetto più ambizioso: “Il futuro è il biodigestore. Il 14 febbraio scade uno dei primi bandi, legato a impianti sulla circolarità del ciclo dei rifiuti. È perfetto per noi. Un punteggio maggiore è per chi è più avanzato come iter, per questo prendere l’autorizzazione prima del 14 febbraio ci permetterà di provare a intercettare il contributo a fondo perduto. Un impianto che piace anche a Legambiente. Parimenti abbiamo avviato il piano b, confrontandoci con Cassa depositi e prestiti, in modo che se non arrivasse il finanziamento nazionale, potremmo agire con Cdp e un rientro in 25 anni della spesa”.

@raffaelevitali

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