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Blue economy e turismo, l'asse per i distretti delle Marche. Sabatini: "Il Der Spiegel ci esalta, i numeri ci premiano. Ora formiamoci"

19 Maggio 2022

FERMO – “Il mare e le sue risorse sono un ambito fondamentale per la crescita realmente sostenibile dell’Europa”. La riprova, l’ennesima, che Tipicità è ormai un festival che va oltre l’evento di Fermo ed è diventato un momento di confronto e sviluppo per le Marche, viene dalla giornata dedicata alla Blue economy che ha avuto in Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche, il partner perfetto.

“Tanto crediamo in questo settore che – annuncia Sabatini – nel giugno 2023 Ancona sarà protagonista di un evento dedicato alla subfornitura nautica, un mondo che unisce la cantieristica e i settori legati all'economia del mare, del tessile, della moda, del legno: tutti collegati dall'innovazione tecnologica”.

Il peso che l’economia del mare ha sul pil delle Marche emerge dal nuovo report del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere: “Le filiere blu sono un importante fattore moltiplicatore: per ogni euro investito in attività legate all’economia del mare se ne generano 1,9” prosegue Sabatini.

Osservando la distribuzione dei dati per ripartizione geografica è il Mezzogiorno a detenere la quota più elevata di valore aggiunto attivato dall’economia del mare. Con una incidenza della ricchezza prodotta dalla filiera del mare sul totale economia pari al 10,5%, si colloca al secondo posto il Centro, Marche comprese, (36,4 miliardi di euro, +2,0% sul 2018), che però vale il 25,6% dell’occupazione.

Quando si parla di mare è poi inevitabile convergere sul turismo. “L’ultima rilevazione Isnart mostra tenuta e crescita nel tempo delle imprese turistiche. Certamente ristori e interventi nazionali di supporto hanno inciso positivamente sul saldo delle imprese congelando le cessazioni. Che sia un volano ce lo ricorda anche Der Spiegel: il giornale tedesco nel numero del 30 aprile definisce le Marche ‘un luogo sorprendente dalle coste all'entroterra’. Non a caso l’equilibro costa appennino è al centro dei nostri interventi e della campagna di promozione che abbiamo finanziato insieme alla Regione”.

La sfida per Sabatini e Acquaroli è intercettare il segmento del turismo straniero: “I primi mesi del 2022 delineano un trend positivo con un incremento del 43,5% (numero degli arrivi) e 18% (presenze) rispetto al 2021”. Di fronte a questi numeri, però, bisogna essere pronti: “Bisogna considerare l'aspetto formativo e  occupazionale; abbiamo da pochi giorni messo a disposizione i nuovi dati Excelsior relativi ai fabbisogni professionali e alle previsioni occupazionali della stagione estiva alle porte: nel turismo sono previsti 13mila contratti entro luglio e si fa i conti con la carenza di candidati: questo chiama in causa il tema della formazione professionale che pure vanta eccellenze nei nostri territori (ITS di prim'ordine, anche dedicato all’ambito turismo)".

Ma servono ancora di più politiche attive e coordinamento tra mondo della scuola e dell'impresa, e cambiamenti culturali importanti: "La Spagna investe 5 volte di che in Italia su questa offerta formativa. Se il 75% di chi esce dall’alberghiero entra nel mondo del lavoro turistico, bisogna continuare a investire in formazione” conclude Sabatini.

Che incassa una promessa dal ministro Garavaglia, che ha preso parte all’incontro con Acquaroli e i vertici della Confcommercio: “Agganciare la misura di sostegno del reddito di cittadinanza ai contratti stagionali, così che chi accetti di fare la stagione turistica comunque si veda riconosciuto il reddito di cittadinanza al 50%”.

Raffaele Vitali

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