SANT’ELPIDIO A MARE - Davanti alla casa in via Pisanelli, in una via secondaria del centro di Casette d’Ete, si sono radunati in tanti. C’è la comunità pakistana, ma ci sono anche tanti vicini della famiglia del bambino di un anno e mezzo morto sotto la ruota dello scuolabus, proprio mentre la sorellina stava andando a scuola.
“Non trovo le parole per descrivere quanto accaduto. La scena che mi sono trovato davanti è stata di una tristezza immane. Un lutto che colpisce la famiglia, chi si è trovato lì in quel momento, ma segna tutta la comunità. Una fatalità drammatica, poi le indagini chiariranno tutto” commenta il sindaco Alessio Pignotti. È stato tra i primi ad arrivare questa mattina quando tutto è accaduto. Questione di attimi, terribili secondi che hanno segnato la vita del piccolo.
A guidare il pulmino, un autista della Steat, l’azienda di trasporto pubblico locale. “Siamo prostrati e profondamente addolorati per quanto accaduto. Purtroppo nonostante l'impegno per operare con assoluta attenzione al fine di garantire tutti i servizi nella massima sicurezza – sottolinea Remigio Ceroni, presidente della Steat - non sempre si riesce a evitare incidenti come quello accaduto stamattina. Siamo vicini alla famiglia del bambino”.
Come possa essere ucciso lo chiarirà l’indagine della Polizia locale, che ha avuto il mandato dalla Procura di Fermo. “Siamo particolarmente accorti nel fare massima attenzione ma c'è sempre l'imponderabile che rende tutto nullo” prosegue Ceroni. Lo scuolabus si era fermato nella via, che è a senso unico, come sempre sulla destra. La tragedia al momento della ripartenza, quando l’autista aveva ripreso il centro della strada. Il bambino era lì, vicino alla ruota posteriore.
“Non sappiamo neanche con esattezza la dinamica di quanto accaduto. Quando c'è un bimbo in mezzo alla strada, una cosa si presta a mille dubbi e perplessità. Non parlo di colpe – prosegue Ceroni sentito dall’Ansa – ma lasciamo lavorare le autorità. Bisogna fare attenzione, le nostre strade sono transitate, magari non è uno scuolabus ma è una macchina, e può capitare a tutti di incorrere in una situazione come questa che è quanto più deprecabile possa capitare e non si augura veramente a nessuno di trovarsi in queste situazioni”.
Per il presidente Steat l’ultimo pensiero va al suo autista: “Ci preoccupa il suo sconforto, il dolore per non aver potuto evitare quanto accaduto perché si è accorto solo dopo che l'incidente era avvenuto. Per quanto puoi prestare attenzione alle cose poi c'è sempre il diavolo che fa capolino e mette tutti nella disperazione”.
