MONTEGRANARO – È finita troppo presto a stagione della Sutor. Ma poteva fare davvero di più? la speranza c’era, l’avversario era ‘giocabile’ e l’occasione di sognare il salto in B molto ghiotta, viste anche le sconfitte subite contro le big quasi sempre nei minuti finali.
Il coach Patrizio prova a spiegare quello che è stato il complicato 2022/2023 della squadra di Montegranaro. Una stagione che sembrava avesse preso la strada giusta nel girone di ritorno che aveva permesso di chiudere al settimo posto, un passo dietro quel Pisaurum che poi ha saputo giocare due gare perfette nel primo turno dei playoff.
Il coach si promuove: “Dopo la retrocessione, l’obiettivo della società era far partire un nuovo progetto, sono felice di aver contribuito”. Certo, non sono mancate le difficoltà; “Soprattutto all’inizio, con un roster completamente rinnovato con giovani del territorio e dei 2000 alla prima esperienza in C Gold. Giocatori che pian piano sono cresciuti e si sono fatti una identità”.
Certo, i play off potevano andare meglio: siamo arrivati scarichi, mentalmente e fisicamente. Ma non si può rimproverare nulla ai miei ragazzi, dato che non hanno mai fatto un passo indietro. Forse è stato proprio questo che ci ha penalizzati: non aver mai avuto la possibilità di poter far tirare il fiato a chi ne aveva bisogno, dato che negli ultimi due mesi, penalizzati da differenti problemi fisici e con un roster limitato”.
Quello della rosa corta è, un dato oggettivo, poi ci si aggiungono gli infortuni: “Sono sicuro che la Sutor tornerà ad alzare la voce” le parole finali di Patrizio. Ora la palla torna alla società, che si prende qualche giorno di stacco dopo una stagione ad alto contenuto adrenalinico.
La scelta del nuovo coach è importante, ma lo è ancora di più consilidare le basi economiche, perché, in vissta dell'ipotetico nuovo palasport, le prossime due stagioni non si possono sbagliare.
