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Basket, dentro il mondo degli arbitri. Dibenedetto: "Abbiamo tanti nuovi giovani. I problemi? I genitori sugli spalti"

4 Aprile 2023

di Raffaele Vitali

FERMO – La fermana Gloria Dibenedetto guida gli arbitri delle Marche, da agosto è presidente del Cia (Comitato italiano arbitri) regionale. Ma leggendo i numeri sembrerebbe da molto di più. Sarà per le sue campagne social, sarà perché non si ferma mai, sarà perché fa sentire ogni fischietto, che abbia 14 o 50 anni, protagonista.

Dibenedetto, gli arbitri di basket sono sempre pochi?

“In pochi mesi siamo riusciti a formare 65 nuovi arbitri per il campionato 2022/2023. Tre corsi sono già terminati, sta partendo ora il quarto e ultimo della stagione, anche per ufficiali di campo”.

Ma chi inizia ad arbitrare?

“Ne abbiamo tanti tra i 14 e i 17 anni. Prime prove con la categoria Under 13. Ma non ci sono più limiti di età, anche in serie A, quindi chi vuole può provarci. L’unica cosa è che il 95% di chi si iscrive al corso sono uomini”.

A livello regionale tutte le province funzionano?

“Diciamo che Ancona e Pesaro sono il bacino principale di arbitri. Nel Fermano ne abbiamo di nuovi e siamo così pronti ad affrontare anche due importanti tornei pasquali dove saranno coinvolti 35 fischietti”:

Come ci si sente a essere la chioccia delle giacchette grige?

“Li seguo dai piccoli alla serie C Gold, che spetta alle Marche diversamente dalla Silver che è in gestione al comitato umbro. Coordinarli è una sfida e un’emozione quotidiana. In tutte le Marche sono 150, a questi si aggiungono 90 ufficiali di campo”.

Abbiamo qualche talento?

“Intanto in A1 c’è Pierantozzi, in A2 Jacopo Pazzaglia e Marco Vita. Se vogliamo anche Silvia Marziali, marchigiana doc ma in forza al comitato laziale. E poi tanti talenti in serie B pronti alla sato di categoria”.

Quale è la difficoltà principale iche devono affrontare gli arbitri?

“Il rimborso è garantito, quindi non parliamo di problemi economici. Semplicemente mancavano. Per fortuna a livello di CIA nazionale con l’ingresso di Lamonica è partito un grande lavoro di reclutamento. Si era perso questo lavoro sulla base, sia sui giovani sia sulla serie B. Si è tornati a investire nella formazione, in questo modo l’arbitro cresce di livello e soprattutto si sente parte di un gruppo”.

Presidente Dibenedetto, secondo lei manca il volto, l’uomo di punta dopo l‘uscita di scena di figure come Facchini e Lamonica, per fare due nomi?

“Mancano le prime donne, ma c’è un motivo. Abbiamo vissuto un periodo di promozioni molto veloci. Tre anni fa c’è stato un grande ricambio generazionale e quindi bisogna ricreare quel senso di identità legato anche ai più forti. Oggi si sta pian piano ripartendo, penso a Mazzoni che brilla in Fiba. Di certo la pandemia non ha aiutato”.

Rapporto con il pubblico e le società, come lo vive nelle Marche?

“Deve tornare la cultura del rispetto sugli arbitri, e ne è parlato anche negli ultimi raduni interregionali e nazionali. Abbiamo organizzato un incontro con Maurizio Biggi, formatore nazionale degli arbitri giovani, insieme con Luca Ciaboco, allenatore. Abbiamo riempito la sala di arbitri e coach. O forse avrei sperato andasse così, perché poi di allenatori non ne vengono mai moltissimi. E invece far comprendere il senso di un fischio è fondamentale”.

Quindi dove sono i problemi?

“Direi in tribuna. Soprattutto tra i genitori durante le partite giovanili.  Ma non vogliamo arrivare alle porte chiuse, toglieremmo un pezzo d’anima allo sport, che resta uno spettacolo. Il 90% delle volte i giocatori non centrano nulla, quindi perché per colpa di qualcuno privare il bello a tutti?

La mancanza di arbitri si è avvertita anche nei campionati paralleli, come il CSI. Tornerete a garantire la copertura delle gare anche di quel comitato?

“Il presidente nazionale Lamonica ha aperto. Volendo si può fare per la prossima stagione. Cercheremo di risolvere le problematiche che erano emerse. Di certo, rispetto a un anno fa non abbiamo più il problema dei numeri. I 65 nuovi innesti sono linfa per i campionati federali delle Marche ma anche per il CSI. Siamo pronti a riparlarne”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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