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Ballottaggio, Ciarpella parte favorito ma il 'caso' San Benedetto carica Petrini. Pd più forte di Fratelli d'IItalia. Ecco il nuovo Consiglio

16 Maggio 2023

di Raffaele Vitali

PORTO SANT’ELPIDIO – Non è un dettaglio che si vada al ballottaggio. Perché se è vero che Massimiliano Ciarpella ci arriva forte del 49,5% dei voti ottenuti al primo turno, sono mancate 55 X per dargli il posto di Nazareno Franchellucci, c’è sempre un ritorno alle urne. Che Ciarpella dovrà affrontare avendo di fronte Paolo Petrini (che ha ottenuto il 27,8% dei voti). Il ballottaggio, da sempre, è scegliere la persona, il singolo. Che porta con sé la squadra, ma sulla scheda non ci sono più nomi e liste, solo un secco Ciarpella – Petrini.

Se il leader del centrodestra deve digerire il mancato trionfo anticipato, Petrini deve leccarsi le ferite, ragionare sulle zone di debolezza e ripartire da un dato: il Partito Democratico è la prima forza politica della città. Il Pd guidato da Mariano Langiotti, infatti, ha ottenuto 2335 voti contro i 2291 di Fratelli d’Italia. Vana gloria, se tra due settimane Ciarpella confermerà la sua forza, ma pur sempre un dato politico in un periodo in cui i Dem non godono di particolari fortune.

La vittoria di uno o dell’altro, oltre a decretare il sindaco, cambia completamente il consiglio comunale. Chi invece, da oggi, è spettatore è il gruppo di Gian Vittorio Battilà. Che ha le sue certezze: tre posti n consiglio comunale. Uno per il candidato sindaco; uno per Pierpaolo Lattanzi, il più votato della miglior lista, ovvero Laboratorio Civico Arancio. Lista da cui ci si aspettava più di 780 preferenze, ma non era facile per i due ex 5 Stelle, Fioschini e Vallati, ripetere precedenti exploit; e uno per Bruno Maccarone in quota Forza Italia, che è andata molto meglio della Lega, che a sorpresa ha superato il coordinatore Andrea Falzetta.

Tornando al consiglio comunale, se vincerà Ciarpella sarà composto da cinque esponenti di Fratelli d’Italia (Andrea balestrieri 448, Giuseppe Malcangi 367, Gioia Di Ridolfo 210, Giorgio Marcotulli 202 e Francesco Pacini, cinque anni fa candidato sindaco, con 153. Poi tre candidati di Siamo Pse, la lista nata con i fuoriusciti di Forza Italia e non solo: Enzo Farina 268, Paola Venanzi 73, Fausto Mangiaterra con 65. Un posto va a Pse sul Serio con i 323 voti di Diego Tofoni che lo proiettano, in caso di vittoria, direttamente in Giunta. Infine un consigliere per Pse si Muove: Cesare Paniccià coni suoi 118 voti.

Per Petrini, invece, sono previsti oltre al candidato due consiglieri comunali del Partito Democratico: Nazareno Franchellucci 307 e Annalinda Pasquali 291. Praticamente si crea un trio che nessuna amministrazione sognerebbe di avere in minoranza.

Cambierebbe tutto in caso di ribaltone. Che è difficilissimo, ma proprio una città a pochi chilometri di distanza, San Benedetto del Tronto, ha dimostrato che può succedere: all’ultima tornata Piunti chiuse il primo turno con il doppio dei voti di Spazzafumo. Che ha stupito tutti vincendo al ballottaggio.

In caso di vittoria di Petrini, quindi, diventerebbero 8 i consiglieri in quota Pd, uno della lista Paolo Petrini sindaco, ovvero Marta Fabi (40), e uno per Civico Impegno, l’uscente Vitaliano Romitelli che di preferenze ne ha prese 144, ma la sua lista ha raccolto poco, incluso l’assessore in carica, Sergio Ciarrocca che si è fermato a 37 voti. Per Ciarpella, invece, entrerebbero due consiglieri di Fratelli d’Italia ed Enzo Farina per Siamo Pse. Per Battilà, infine, solo Pierpaolo Lattanzi.

Questo il quadro, questo quello che si deciderà nelle prossime due settimane, sapendo che la prima vera sfida sarà riportare i cittadini al voto.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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