di Valentina Sabelli
FERMO - “La cosa che mi ha disturbato di più è il fatto di non essere stati incisivi in area di rigore. Abbiamo poca presenza anche se sono presenti tanti uomini. Non abbiamo la ferocia che deve esserci in quella zona di campo”. Mercoledì sera, dopo il pareggio che ha lasciato un po’ di amaro in bocca in casa Fermana, così parlava il mister Stefano Protti.
Un’amarezza che è durata poco, visto che in 72 re ha dovuto preparare un’altra sfida difficilissima, quella di domani alle 1730 contro il lanciatissimo Rimini, terzo in classifica e soprattutto squadra dall’attacco micidiale.
Considerando che la fermana subisce almeno un gol da inizio anno, c’è poco da stare sereni. Ma i canarini hanno dimostrato anche contro il Cesena, che Protti ha definito la squadra più forte del girone, di avere carattere. “Mercoledì abbiamo speso tanto, volevamo vincere. non ci siamo riusciti, ma questo ci dà nuova carica”.
Rispetto al San Donato hanno un organico molto più forte: “Per me è come giocare a casa, abito a pochi chilometri dallo stadio. Sono forti, ma noi sappiamo anche quale è il nostro campionato, quindi non illudiamo nessuno. Di certo daremo tutto. Non dobbiamo abbatterci per sconfitte o risultati negativi, la Fermana si salva all’ultima giornata”.
Si giocherà sul sintetico e visto lo stato del Recchioni per i gialloblù è solo meglio, anche perché durante la settimana si allenano anche loro su un campo in erba finta.
“Andiamo comunque in campo come sempre, conviti di giocarcela. Poi chi sarà più bravo vincerà”. Di buono c’è il recupero di Giandonato “che ci è mancato molto in fase di palleggio” conclude il mister.
