di Chiara Fermani
MONTEGIORGIO - Ultimo taglio del nastro per l'amministrazione uscente del sindaco Ortenzi, schierata al completo davanti alla targa della nuova piazza di Piane di Montegiorgio.
Piazza Stazione è il nome scelto per questo luogo tanto voluto dai cittadini della frazione più popolosa di Montegiorgio, che ieri si è unito con grande partecipazione in un luogo che punta ad essere un riferimento per l'aggregazione e la socialità dell'area, o per dirlo in maniera ironica: il più antico dei social network.
Dopo l'apertura per gli eventi natalizi del dicembre 2021 e quelli estivi della scorsa estate, oggi Piazza Stazione si completa anche di arredi progettati ad hoc, per questo tipo di spazio, dallo studio Ossigeno di Fermo, rappresentato dall'architetto Giacomo Ortenzi che ne ha illustrato le particolarità e il design all'avanguardia.
Con lui, al centro della piazza, il sindaco Ortenzi ha dedicato una parola a tutti coloro grazie ai quali si è giunti alla consegna di un'opera così importante: “quando si arriva a un risultato così significativo per una comunità c'è un lavoro che affonda le sue radici anche nelle amministrazioni precedenti, uno su tutti Luciano Achilli, per il quale vi chiedo un forte applauso”. Fu infatti grazie all'ex primo cittadino, scomparso nel marzo del 2021, che si riuscì a stipulare un accordo tra privati e Comune, per la realizzazione della piazza.
Un ringraziamento va anche all'artista Samantha Catalini che ha curato la realizzazione di una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza contro le donne, dove risalta la frase “Se ti fa del male, non è amore” e una piccola targa con il numero verde di emergenza. Presenti alle celebrazioni di ieri anche l'immancabile Banda cittadina Domenico Alaleona, tra le cui file suonava anche Claudio Ferracuti, il contender di Ortenzi. A riprova che in una comunità si può essere divisi sulle scelte, ma ci si unisce per la città.
In prima linea anche le associazioni “Circolo Magnum” e “Viarum”, quest'ultima capitanata da Marco Ramadori che ha contribuito, assieme allo storico montegiorgese Mario Liberati, alla scelta del nome della piazza.
Un nome che è venuto quasi naturalmente, perché come si è potuto vedere dalle foto esposte ieri a cura di Franco Bucalà, è proprio in quel luogo che sorgeva la vecchia stazione della ferrovia Adriatico-Appennino. “Sappiate godere di questo spazio – ha concluso Ortenzi - con cura e rispetto, perché diventi luogo di scambio e di passaggio generazionale. Un punto di arrivo e di partenza, come la stazione. Siamo arrivati qui e da qui ripartiamo”.
