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Aree interne, il Pd ha ancora Speranza di incidere. "Nei paesi non servono miracoli, ma buona politica"

18 Marzo 2024

Ha fatto effetto vedere seduti uno a fianco all’altro Luca Ceriscioli, ex governatore, Angelo Sciapichetti, ex assessore regionale, e Giovanni Legnini, ex commissario alla ricostruzione. Insieme per parlare di aree interne, di rilancio loro che sono stati i protagonisti della prima fase post sisma.

L’Abbadia di Fiastra è diventata la location del forum voluto dalla segretaria Chantal Bomprezzi che si sta muovendo da un angolo all’altro della regione, cercando di coinvolgere anche quelle nuove generazioni che si sono allontanate dal Pd. Un’operazione che poche settimane fa aveva visto protagonisti i leader di Fratelli d’Italia, ma ad Amandola.

“È evidente – ha introdotto la segretaria – che le nostre Marche sono molto più deboli con questo governo. I continui tagli di risorse, dalla sanità al sisma, con fondi europei per lo sviluppo e la coesione non spesi, si sono fatti sentire e le aree interne risultano le più penalizzate. In queste vaste aree di territorio rischiamo la desertificazione demografica. Occorre una grande alleanza per restituire un futuro ai territori più fragili della nostra regione”.

Prima della tavola rotonda con i grandi ex è intervenuto anche Neri Marcorè, ‘attore che con il suo volto ha supportato tante delle campagne del mondo del centrosinistra e che fino a pochi mesi fa dirigeva, gratuitamente, il teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio. collaborazione interrotta dall’amministrazione attuale di centrodestra. “Le arre interne sono parte di noi della costa. Ci sono legami saldissimi. Sono le nostre radici che dobbiamo curare, la nostra origine”.

Ha aggiunto la segretaria. "La politica parla di aree interne ma spesso i politici non sanno davvero quali sono i bisogni le criticità, su tutte quelle socio sanitarie. Nei nostri piccoli paesi non abbiamo bisogno di miracoli, abbiamo solo bisogno che la politica non ci complichi l’esistenza", ha continuato l’esponente Dem prima di lasciare spazio a chi la ricostruzione delle aree interne le ha seguite in prima persona.

“Siamo partiti con un enorme investimento, ma era sottostimato e ancora più complesso. Ci ha insegnato che serve sempre prevenzione e capacità di coniugare ricostruzione e prospettiva di sviluppo economico” ha spiegato Legnini. Che ha trovato in Ceriscioli uno dei primi partner d’azione. “Sul terremoto ci sono costanti strumentalizzazioni. Legnini è stato un Commissario che ha affrontato un lavoro enorme respingendo tentazioni di propaganda e badando solo agli interessi della comunità" ha proseguito l’ex governatore.

Che come tanti avrebbe visto bene Legnini ancora al suo posto: “Sostituirlo è stato uno schiaffo alla comunità. La ricetta è fare squadra, metter a fattor comune esperienze, competenze e anche le differenze. Il sisma ha distrutto le nostre case ma non la nostra voglia di resistere e restare" ha proseguito Sciapichetti.  

Poi, tutti ad ascoltare l’ex ministro Roberto Speranza che ha concluso parlando di sanità: “La riorganizzazione della rete sanitaria deve sviluppare nelle aree interne un principio inderogabile come la prossimità, ovvero la vicinanza dei servizi territoriali ai cittadini. Per fare questo dobbiamo sfruttare al meglio gli strumenti di capillarità che abbiamo e rafforzare i servizi in alcuni presidi come i medici di medicina generale, l’assistenza domiciliare, le farmacie".

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