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Area di crisi, ci sono le risorse: 30milioni per imprese e lavoratori. Infrastrutture rinviate

6 Febbraio 2020

FERMO – Da ora si fa sul serio. 15 milioni sul piatto li mette la regione Marche, 15 milioni li mette il Ministero. L’area di crisi complessa fermano-maceratese è meno vuota. “Si sta avviando al termine - commentano l’assessore regionale Fabrizio Cesetti, la Presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola e il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari - un percorso lungo ma efficace, costruito con il Mise e con il territorio, con il supporto di Invitalia, per promuovere lo sviluppo delle attività di impresa, per il rilancio delle opportunità occupazionali e per valorizzare tutte le potenzialità di quest’area”.

Tornano soddisfatti da Roma dove si è tenuta la riunione conclusiva del Gruppo di Coordinamento e Controllo dell’area di crisi complessa del distretto fermano-maceratese, che ha validato il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale, il famigerato Prri successivo alal fase delle Call scaduta a settembre 2019. Il progetto prevede strumenti per l’ampliamento e la diversificazione produttiva delle imprese esistenti, per la tutela ambientale, per l’innovazione di prodotto, organizzativa e commerciale, per la digitalizzazione dei processi aziendali. Ma anche misure di politica attiva del lavoro per incoraggiare l’autoimprenditorialità dei disoccupati, per favorire il loro inserimento occupazionale nelle imprese, per contrastare il precariato e favorire il lavoro stabile e per la formazione continua.

Il cospicuo plafond di fondi di cofinanziamento regionale, pari a 15 milioni di euro (anche se due in realtà sono collegati all’Iti Urbano di Fermo), è stato bissato dal Mise: altri 15 milioni che stanzierà a valere sulla legge 181 per i progetti di impresa di dimensione finanziaria superiore a 1 milione di euro. “Ministero e Regione si impregnano ad ampliarlo se all’esito dell’istruttoria dovesse emergere la necessità di finanziare progetti per un importo superiore”. Importante, come richiesto dai sindacati, è che ci saranno anche i fondi per il sostegno al reddito dei lavoratori, dopo che la legge di bilancio 2020 ha incluso l’area di crisi fermano-maceratese tra quelle che possono usufruire dei benefici dell’art. 44 comma 11, bis del d.lgs. 148/2015. “Siamo ottimisti sul fatto che venga accolta una nostra specifica richiesta di integrazione all’utilizzo di questi fondi anche per la proroga della Naspi”. L'obiettivo è ottenere almeno 5 milioni da inserire nel Prri definitivo.

Ora resta l’ultimo step, cioè la firma dell’Accordo di programma, il cui schema il MISE si è impegnato a trasmettere entro il 14 febbraio 2020.  Rinviata la discussione per quel che riguarda invece le infrastrutture, dalle strade alal difesa della costa di Porto Sant’Elpidio: “Il PRRI rinvia alla costituzione di un tavolo istituzionale e ad un addendum all’Accordo di programma. E questo perché – ribadiscono i tre esponenti politici – la progettualità per le imprese sottesa alla strategia dell’area di crisi non può essere ulteriormente ritardata dagli atteggiamenti del Mit e del MattmM che fanno fatica ad assumere impegni precisi e a produrre fatti nei confronti del territorio.  Fatti assolutamente necessari ed urgenti in quanto - come più volte ribadito - senza un accordo sulle misure infrastrutturali da realizzare, con la precisa indicazione degli impegni finanziari anche dei Ministeri competenti, qualsiasi strategia perderà di credibilità ed efficacia, in quanto carente di una delle leve necessarie su cui puntare per attrarre investimenti e rilanciare l’area di crisi”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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