FERMO - Anche Fermo ha avuto la sua Lidia Poet, la prima avvocata italiana, che ora molti conoscono grazie alla serie TV: Andreina Colarizi.
Nella stanza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Fermo, tra le diverse foto affisse, ce ne è una di gruppo in cui spunta un volto femminile. Oggi l’Ordine conta 342 iscritte mentre gli uomini sono 344. Al tempo c'era solo lei, Andreina Colarizi, fermana, classe 1902, laureata prima in lettere e poi in giurisprudenza nel 1934, anno in cui si è iscritta all'Albo dei Procuratori legali. Mentre è il 1940 l'anno di ingresso nell'albo degli Avvocati, aprendo la strada alle 342 di oggi.
Per la Festa della donna la presidente Cpo, Laura Botticelli, ha aperto gli archivi del Tribunale. “Volevamo il nome e il cognome della prima donna iscritta e abbiamo scoperto, grazie anche al prezioso contributo dei familiari, la sua storia che ora condividiamo con tutti gli iscritti al nostro Ordine".
Un mondo in rosa, quello degli avvocati di Fermo, che dopo Francesca Palma ha eletto un'altra presidente, Fabiana Screpante. "La questione della differenza di genere non si pone più quindi in termini quantitativi ma qualitativi, per qualità non intendo chiaramente quella del lavoro delle professioniste ma degli ostacoli che incontrano quotidianamente" riprende la Botticelli.
Un esempio. "Gli uomini sono ancora in maggior numero i titolari di studi legali o soci rispetto alle donne. Siamo in presenza di un’avvocatura femminile che, per lo più, si occupa di questioni giuridiche riferite a clientela privata, con ricadute anche sul piano reddituale dove il divario è davvero ampio".
Le ragioni sono tante e la presidente non le nasconde: "Regole sociali pregiudizievoli e difficoltà di conciliare i ritmi tra privato e lavoro, anche a causa dell’assenza di un welfare attento alla condizione della libera professionista, per cominciare".Le conquiste sono di livelli diversi, come quella vinta in passato da Cpo per avere parcheggi rosa per agevolare l’arrivo al lavoro delle colleghe incinte.
Ora i nuovi impegni. "Il desiderio è lavorare per prevenire e rimuovere comportamenti discriminatori legati al genere o ad altre ragioni tra gli iscritti, coinvolgendo la cittadinanza per sensibilizzare su tematiche come la dipendenza economica, le categorie più deboli, la violenza di genere” conclude la Cpo ringraziando conponenti per l'impegno: Andrea Luciani (vice presidente), Nicola Ciarrocchi (segretario), Isabella Cardinali, Roberta Ferracuti, Letizia Astorri, Simona Svegliati, Marco Alessandrini, Marco Valeriani, Michela Melograni, Antonella Romagnoli ed Alessia Capretti, delegata nel CPO dal Consiglio dell’Ordine.
Raffaele Vitali
