FERMO – Il Pnrr non è solo strade, musei, recupero di edifici. C’è una parte dedicata al mondo del sociale e del lavoro, in particolare dedicata ad anziani, minori e disabili. Intercettare più risorse possibili è uno degli obiettivi che si sono dati l’Ambito XIX e il Comune di Fermo.
I primi bandi vinti permetteranno di intervenire a livello di domiciliarità, comunità, coabitazione e interattività. “vogliamo con il primo progetto portare il supporto e il sostegno sempre più a livello di domicilio per evitare l’istituzionalizzazione della persona” spiega Alessandro Ranieri, che dell’Ambito è coordinatore. La seconda sfida è fare delle azioni qualcosa che possa portare benefici a tutta la comunità. Per riuscirci, ecco la coabitazione che mette “più persone insieme in appartamenti attrezzati per ogni risposta”. Il tutto senza mai perdere l’interattività tra operatore, persona e nucleo familiare, continuando a formare gli specialisti
“Aver ottenuto questi fondi – commenta il sindaco Paolo Calcinaro – testimonia la bontà dei progetti presentati, per i quali questi fondi vengono attribuiti. Un plauso al coordinatore Ranieri, al dirigente dei Sevizi Sociali Della Casa e agli uffici. Possiamo così affrontar una serie di attività, dai minori agli anziani, dai disabili alle situazioni di disagio economico fino all’integrazione, che rispondono alle tante richieste di sostegno”.
Nel dettaglio i progetti si rivolgono a più tipologie di utenti. “Con il paino ‘minori e famiglie’ vogliamo prevenire la vulnerabilità delle famiglie e dei bambini, sostenendo la capacità genitoriale di chi vive in condizione di fragilità evitando il rischio di allontanamento dei bambini e adolescenti dal proprio nucleo familiare”.
Secondo step, anziani: “Vogliamo anticipare il ricovero a lungo termine in strutture residenziali pubbliche, creando un contesto abitativo attrezzato insieme ad un percorso di assistenza sociale e sociosanitaria di tipo domiciliare per mantenere la massima autonomia e indipendenza” prosegue il coordinatore.
C’è un progetto che riguarda gli operatori, su cui verranno indirizzate risorse per evitare il burn out, ovvero lo stress o malessere conseguente al la voro di aiuto alle persone in difficoltà.
Siccome la parola ‘autonomia’ è una di quelle chiave di questi progetti, ecco il percorso pensato per i disabili “che vuole rendere le case proprie sempre più funzionali, così da evitare ricoveri e isolamento”. Discorso che vale anche per i piani di ‘Housing first’ che vuole mettere a disposizione abitazioni per “un sistema di accoglienza per le persone e i nuclei in condizioni di elevata marginalità sociale per le quali si attiva un percorso di autonomia attraverso un progetto personalizzato all’interno delle strutture di accoglienza stesse”. Ma non è solo questione di casa, perché in contemporanea parte un lavoro personalizzato sul singolo o la famiglia ini difficoltà.
Tutto questo sarà possibile coni 2,5 milioni di euro ottenuto dall’Ambito Sociale XIX di Fermo. Risorse cha serviranno anche per l’Ambito XX. Saranno quindi più di trenta i comuni beneficiari delle azioni. Tra i risultati in fase di definizione c’è il pinto unico di accesso ogni 20mila abitanti, che permetterà la creazione di sei sportelli territoriali in modo da avvicinare il capoluogo ai comuni più lontani della provincia. A disposizione di tuti ci sarà la squadra di assistenti sociali, otto quelli assunti nel 2022, un altro in arrivo. Il tuto senza mai dimenticare la tecnologia di Smart Village, il primo innovativo progetto per cui l’Ambito ottenne importanti risorse prima della pandemia.
