AMANDOLA – Il nuovo reparto di Medicina di Amandola, pronto da mesi e fermo in attesa dell’autorizzazione dell’Asur, torna protagonista dentro la sede della regione Marche. A sollevare il caso, perché ormai è un ‘caso’ a tutto tondo, è la consigliera Jessica Marcozzi.
La forzista ha presentato una interrogazione, anche se stando dopo anni in maggioranza potrebbe usare anche strumenti più diretti e non quelli consoni della minoranza. Ma almeno la Marcozzi prova a rompere il silenzio politico che è calato sulla struttura realizzata dal comune di Amandola grazie a fondi della Protezione civile nazionale.
“Questa struttura, assolutamente all’avanguardia, è pronta. Sorge in un’area completamente urbanizzata messa a disposizione dal Comune. L’attivazione – spiega la consigliera - e gestione è ora nelle mani dell’Asur 4. Il reparto di Medicina si compone, su una superficie complessiva di circa 1.500 metri quadrati, oltre che di spazi per i 25 posti letto anche di 8 ambulatori medici, infermieristici e specialistici più sale di fisioterapia e riabilitazione e centro prelievo sangue”.
La consigliera un mese fa era stata anche ad Amandola per un sopralluogo, in modo da vedere con i propri occhi lo stato di avanzamento. “Lo ribadisco- Una struttura sanitaria all’avanguardia e dotata delle migliori e più moderne tecnologie, adeguata alle recenti disposizioni normative in materia di contrasto alla diffusione del Covid-19. Dai primi di dicembre 2020 è completamente funzionante e atta ad accogliere i pazienti di Medicina. Chiedo quindi all’Amministrazione regionale (di cui fa parte, ndr) di sollecitare l’Area vasta 4 al fine di usufruire della nuova struttura sanitaria in questione, provvedendo alla sua attivazione e gestione”.
Questo comporterebbe il trasferimento, dopo quattro anni dal sisma, dei pazienti del reparto di Medicina di Amandola che si trova all’interno del Murri di Fermo.
L’ipotesi alternativa che starebbe sul tavolo della regione è quella di riempire i letti per pazienti lungodegenti, in modo da evitare il medico notturno, cosa che creerebbe all’Asur 4 problemi di turnazione. Sta alla politica, e poi alla sanità, decidere il percorso. Quello che è certo è che la struttura è pronta e ora nessuno in regione potrà dire di non saperlo visto che l’appello arriva da una delle capogruppo di maggioranza.
