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Amandola dà voce alla montagna: "Abolire il tetto di iscrizioni a Medicina per i giovani dei piccoli comuni"

20 Febbraio 2022

AMANDOLA - Abolire il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina per salvare la sanità dei piccoli Comuni. Come riuscirci? Il comune di Amandola, con delibera di Giunta, sollecita il ministero della Salute: “L’abolizione di questa norma universitaria è essenziale per dare nuova linfa al nostro sistema sanitario, altrimenti si depotenzierà di anno in anno. Il numero chiuso ha generato molti aspetti negativi, oltre al tasso di laureati molto inferiore rispetto a quello di altri Paesi europei, ha indebolito la competitività e l’innovazione”

Ma non basta questo, la richiesta della città dei Sibillini è ancora più specifica: “Chiediamo l’abolizione del numero chiuso soprattutto per i ragazzi e ragazze residenti da almeno 5 anni nei Comuni montani con meno di 5000 abitanti”.

In questo modo il sindaco Marinangeli, affiancato dal vice Pochini e da tutti gli assessori, prova a invertire la tendenza, che vede un bassissimo ricambio generazionale tra i medici di base e un conseguente depauperamento dei territori: “Quadro nazionale, ma ancora più grave in montagna”.

L’appello è quindi chiaro: “Più medici per i piccoli Comuni. Evitare che i cittadini siano costretti a curarsi fuori Comune, senza poter scegliere il proprio medico di famiglia”.

Riprende il primo cittadino: “Ogni giorno ogni persona deve far fronte alla mancanza di una figura sanitaria così importante nel proprio Comune e di conseguenza sono costretti a spostarsi fuori dalle loro zone per ricevere cure adeguate, senza poter scegliere. Questa problematica ha un peso 100 volte maggiore, se si guarda ai piccoli Comuni in tutta Italia e nella nostra Provincia ci sono decine e decine di questi esempi. La città di Amandola che si è fatta portavoce di una delle problematiche più gravose per l’Alto Fermano. Se la pandemia ci ha insegnato una cosa, è che il medico di base, al giorno d’oggi, è una figura essenziale per la salute dei cittadini: primo ad intercettare i sintomi da Covid nei propri pazienti”.

Nell’appello che si legge dentro la delibera comunale, che altri comuni si spera adotteranno, la figura del medico di base emerge con forza: “È il baluardo principale al quale ognuno fa affidamento in questo difficile periodo storico, dove è complesso raggiungere il primo pronto soccorso disponibile, la sanità privata è sempre in crescita ed i costi per le cure aumentano sistematicamente. Se si aggiunge la penuria di guardie mediche, servizio sospeso tra i Sibillini, rivolgersi al Mistero era fondamentale. E lo facciamo con una proposta”.

Del resto, il tema del numero chiuso è all’ordine del giorno in molte realtà, abbatterlo almeno per i piccoli comuni sarebbe quantomeno un inizio. “Una soluzione lungimirante per delle problematiche sempre più opprimenti” conclude Marinangeli.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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