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Alluvione, Gallucci: "Facciamo ripartire le imprese, 5mila quelle allagate nelle Marche. Tanti danni indiretti da calcolare"

24 Maggio 2023

FERMO – L’acqua che ha riempito le strade della Romagna è davanti agli occhi di tutti. A cominciare dagli imprenditori.

Gianni Gallucci guida i Giovani imprenditori di Confindustria Fermo e da calzaturiero non può restare insensibile: “Una catastrofe di risonanza internazionale e la domanda sorge spontanea: 'dopo lo spavento dei giorni scorsi, con gli eccezionali nubifragi che si sono prolungati per più giorni il pericolo è finito?' Le previsioni meteo non lasciano ancora tranquilli, l'emergenza è tutt'altro che finita e la situazione è drammatica".

L’imprenditore punta su quello che serve alle aziende per ripartire, forte dell’esperienza vissuta nelle Marche tra terremoto e alluvioni. “Condivido le parole del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. È fondamentale esentare aziende e cittadini dal pagamento delle imposte e fermare tutti gli adempimenti che le persone e le imprese non possono portare avanti".

Parlando con l’Adnkronos, l’industriale che vende in mezzo mondo ed è amato dalle stelle Nba, ribadisce che “sono fondamentali rimborsi al cento per cento per i danni subiti da famiglie, imprese e cittadini, perché c'è gente che ha perso tutto per l'acqua che è entrata in casa o nella propria impresa".

Quello che è accaduto in Emilia ha in parte toccato anche le Marche: “Nella nostra regione ci sono state 5mila aziende allagate e ancora non sappiamo i danni totali. Parliamo – riprende Gallucci – di danni all'asset produttivo che si possono dividere in diretti con il danneggiamento di macchinari, dispositivi elettronici, materiali e prodotti finiti, ed indiretti con mancanza di elettricità, mancanza di segnale telefonico, strade e infrastrutture interrotte o inagibili, trasporti bloccati, alberi abbattuti lungo le sedi viarie e le frane che impediscono ai dipendenti di raggiungere i luoghi di lavoro. Tutti blocchi che hanno effetti anche su forniture e consegne, è inevitabile che tutto ciò abbia effetti su altre aziende nelle prossime settimane".

Marche segnate dall’alluvione di settembre, quando morirono 13 persone: “Come Confindustria mettiamo a disposizione per supportare le aziende in difficoltà, gli accordi con aziende leader nel disaster recovery, salvataggio e bonifica per intervenire tempestivamente in aiuto alle situazioni più gravi" conclude Gallucci.

redazione@laprovinciadifermo.com

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