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Alessio&Alessio a ruota libera. Il sindaco Pignotti: "Sono un aggregatore, prendo il meglio e decido"

27 Giugno 2022

di Raffaele Vitali

SANT’ELPIDIO A MARE – “È comoda questa poltrona” sorride Alesio Pignotti. Sono passate poche ore e già si siede sulla poltrona nell’’ufficio del sindaco di Sant’Elpidio a Mare. In mano ha le chiavi, non la campanella del Governo, che gli passa Alessio Terrenzi, per dieci anni primo cittadino. Sono quelle che aprono tutto il Comune.

E proprio Terrenzi è co-protagonista della prima uscita pubblica di Pignotti. “Farò parte del consiglio comunale e del consiglio provinciale. Ho fatto il massimo per essere rieletto. I cittadini mi hanno votato e non era scontato, ci sono sindaci che non sono stati rieletti. Il mio impegno sarà in questo, potare la città dove merita fuori dal territorio, non certo in Giunta” commenta Alessio Terrenzi, seduto al fianco di Pignotti. “Tutti diranno ‘ora comanda lui’. Ma ci vorrà poco per capire che non è così” aggiunge Pignotti

Il neo sindaco “ha la sua competenza e libertà di pensiero e azione. Non sarà di certo offuscato da me, ma mi avrà al suo fianco con l’esperienza che in comune è ormai di 18 anni. I cittadini l’hanno capito e hanno premiato una continuità, pur nella diversità” prosegue Terrenzi.

Pignotti sa di dover lavorare con una squadra “che costruirà nella massima libertà. Mai come questa volta non ha pressioni. I gruppi consiliari sono una cosa, le scelte del sindaco altre”. Un gruppo giovane, con Terrenzi che aprirà il consiglio come ‘consigliere anziano’ perché come sempre è il più votato. Anche la consigliera regionale Marcozzi lo ha detto: Terrenzi è una macchina elettorale.

“Giocavano tutti contro di me. La mia linguaccia, che ha fatto tanto discutere, era liberatoria (post sul suo profilo facebook, ndr). Da oggi noi stiamo con tutti, invece qui ci sono persone che si tengono legate al dito vicende vecchie, senza ragionare per il bene della città” aggiunge l’ex sindaco.

Civici veri?” Ci sentiamo dei precursori, il nostro è un laboratorio. C’è Forza Italia? Ma abbiamo dentro anche figure come Verdecchia e Terrenzi che venivano da sinistra. O Marco Mariani. Il mio compito è proprio garantire l’equilibrio. Io sono un aggregatore con capacità di ascolto. Ci sarà tanto di me dentro questa amministrazione. Non sono il più esperto, ma so capire le persone e colgo le ambizioni negative” ribadisce il sindaco, che si aspetta anche una dura opposizione.

Pignotti è arrivato al voto lusingato da tutti, a tal punto che in campagna elettorale non è stato attaccato né da Calcinari né da Alessandrini, salvo un paio di passaggi. In questo Terrenzi ha fatto da parafulmine. “C’è chi mi ha detto ‘se lascia fuori Terrenzi veniamo con te’. Ma io avrei preferito sentirmi dire ‘riteniamo l’altro più compente’ che un attacco personale. Ho scelto di parlare con tutti, ma non ho mai messo in discussione il compagno di viaggio. Ho una mia linea, se qualcuno dei miei alzava un po’ troppo l’asticella soprattutto sui social, li ho richiamati. Questo fa un aggregatore che sa guidare il gruppo”.

Due assessori della giunta Calcinaro, Scarfini e Giampieri, alla festa di Pignotti, ma non ci sono retroscena: “Quello di Calcinaro è un modello, anche se noi siamo partiti già nel 2012. Con Scarfini c’è amicizia, da altri ho sentito la vicinanza” prosegue il sindaco. In vista della Giunta Pignotti cercherà di riequilibrare anche i territori. “Poi ci sono i ruoli di coordinatori e di commissione”.

Operatività, appena sconfitto Calcinari ha chiesto una delibera di Giunta per bloccare il forno crematorio a Cura Mostrapiedi. Pignotti non si tira indietro: “Non ho dubbi, quando Roberto Greci ha sposato il progetto era chiaro che ci saremmo mossi per bloccare tutto. Per cui la delibera la segretaria già la starà preparando. Formiamo la Giunta e poi faremo”.

E invece sull’uomo da chiamare esterno al gruppo, mister Wolf Norberto Clementi, “che coniuga esperienza e disponibilità”, il sindaco non si vuole esporre: “Chi ha corso con me non mi ha messo paletti. A prescindere da lui, è certo che volendo ascoltare davvero i territori, e aggregare, vaglierò le migliori soluzioni”.

Tutti hanno chiamato dopo la vittoria, “anche da centrosinistra dove fino a poco tempo fa non ricevevo parole dolci”, e a tutti risponderò: “Il primo obiettivo sarà ricucire i rapporti tra ‘rivali’ politici storici. Tutti devono lavorare per il paese, ma bisogna superare divisioni nate su motivi non così gravi”.

"Governatori, Belletti, Paccapelo, Alessandrini, Mandolesi, Morresi, l’elenco sarebbe lungo di chi ha remato contro", ma una cosa la devono sapere tutti: “Io sono pronto a sedermi al tavolo con tutti” commenta Terrenzi, “basta che evitiamo quel ‘nulla di personale, però…” dei tanti messaggi che ho ricevuto” conclude Pignotti. Che appena proclamato sindaco, la commissione elettorale ha terminato questa mattina le verifiche, potrà indossare la fascia e iniziare a lavorare “a tempo pieno, cosa che sperò faranno anche i miei assessori”.

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