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Agriturismo, appartamento per 'vita indipendente', campo da calcio, orto bio: il mondo Montepacini. "Qui non esistono differenze"

26 Febbraio 2021

di Raffaele VItali

FERMO – Benvenuti in Paradiso. Da un lato la struttura, finalmente recuperata. Almeno in parte. Dall’altro distese di campi coltivati e piccoli pascoli per capre, asine e galline felici. Ecco quello che si si trova davanti appena termina la salita che da Girola porta al regno della cooperativa di Montepacini.

Un regno che da domenica a pranzo si arricchisce del ristorante. “Si parte, intanto con l’asporto. Ma è un grande passo. Pian piano, cresceremo, e potremo finalmente servire i clienti al tavolo” spiega Marco Marchetti.

Il grande progetto, voluto dalle famiglie, avallato dal Comune e finanziato attraverso diversi canali, è pronto. Sembra qualcosa di incredibile e invece è solo una parte. “Perché stanno partendo i lavori per recuperare il grande forno, che attrezzeremo anche per laboratori didattici sul pane, e soprattutto quelli al piano superiore dove realizzeremo appartamenti per ospitare dei nostri ragazzi”.

Ecco la grande novità, un appartamento per ‘la vita indipendente’ che per Marchetti suona molto meglio del ‘dopo di noi’. Il Comune è d’accordo e ha accettato il cambio di percorso, visto che inizialmente erano previste camere da abbinare all’agriturismo. “Per questo chiederemo al comune di rivedere il nostro affitto, visto anche l’intervento che faremo di recupero del forno e visto il nuovo sviluppo sociale, non più commerciale del piano che l’Amministrazione sta recuperando”.

C’è sempre più energia positiva in cima alla collina. “In attesa del completamento, dove inseriremo 3-4 persone, abbiamo affittato un appartamento da ottobre, per accogliere persone in difficoltà. Al momento ci stanno un dipendente un tirocinante”.

Avanti tutta, a riprova che la cooperativa di tipo B, che unisce volontari e genitori a persone con diversi tipi di disabilità, aveva nella sua mente un progetto ben chiaro.

Che non si ferma al ristorante, “atteso come poche cose dai nostri ragazzi. Sono tutti eccitati e pronti a collaborare”. Per un agriturismo davvero funzionante servono materie prime sempre fresche. Soprattutto se si vogliono accontentare più clienti e andare oltre le fortunate cassette che ogni fine settimana partono dalla cooperativa e raggiungono centinaia di case, permettendo così a Montepacini un incasso costante da investire in attività e progetti.

“Ci servono più verdure, più prodotti. E così stiamo ampliando l’orto. E per questo stiamo anche realizzando un nuovo pozzo, visto che una delle due sorgenti che ci rifornivano si è esaurita”. Al momento Montepacini conta su tre ettari di grano Ceccarelli, sei ettari di erba medica e 5mila metri quadri di orto, che è la parte da raddoppiare. Polli e galline già ci sono, “stiamo valutando i conigli,” prosegue Marchetti, affiancato dal tandem

L’orto è certificato biologico, gli animali ancora no, ma una cosa è certa che di galline con tutto quello spazio in giro non ce ne son molte. “E infatti le nostre uova sono uno dei prodotti più richiesti quando prepariamo le cassette con le verdure e la frutta”.

Il futuro immediato è l’agriturismo. “Un sistema complesso da gestire. Ci lavorano dipendenti e tirocinanti, persone fragili e con disabilità. Una integrazione che funziona, con i nostri ragazzi che si muoveranno come camerieri ma anche aiuto cuochi. Per quanto riguarda il cuoco e altre figure professionali, per fortuna ne abbiamo all’interno. La cooperativa ha tre dipendenti al momento, due richiedenti asilo del Mali e del Senegal e il cuoco, inquadrato come bracciante a cui ora aumenteremo il contratto. Poi ci sono i tirocinanti” riprende Marchetti.

La macchina è oliata e pronta a partire. Ogni giorno gravitano tra le 12 e le 15 persone nel mondo Montepacini a livello di cooperativa sociale e di lavoro. Poi c’è lo Cser, che accoglie con turnazione, 18 ragazzi al giorno.

Peer mandare avanti l’agriturismo a tempo pieno, appena la pandemia lo permetterà, Marchetti e soci stano studiando anche l’accordo con l’Alberghiero Carlo Urbani. “L’idea è quella di un ristorante didattico che unisca il nostro al loro mondo” concludono soddisfatti i tre Marco, ovvero Marchetti, Calcinaro e Valentini.

Che non dimenticano il lato sportivo della cooperativa, che conta di due squadre, e per questo “stiamo creando un campo da calcio a sette per poter far allenare i nostri atleti”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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