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Agrinido divorato dalle fiamme. Bagalini: "Ci serve aiuto, gestiamo 12 dipendenti e decine di bambini"

23 Luglio 2023

di Raffaele Vitali

FERMO – “Un disastro, tutto distrutto. L’agrinido non c’è più. Per fortuna abbiamo salvato gli animali. Ora abbiamo bisogno di aiuto”. La voce di Roberto Bagalini è segnata dalla stanchezza e dal dolore. Questa notte la ricorderà a lungo, purtroppo.

“Alle 4 del mattino mi squilla il telefono, più volte -racconta -. Avevo da poco concluso il servizio per un matrimonio. E mi dicono: ‘qui brucia tutto, venga subito’”. Il ‘qui’, si trova a qualche centimana di metri dal casello dell’A14 di Porto San Giorgio, è il terreno in collina che guarda verso il mare. Lì, insieme con la moglie, hanno dato vita a un progetto innovativo e lungimirante. E l’hanno fatto nel 2010, primi nelle Marche.

“La nostra fattoria didattica, diventata poi agrinido, è un unicum. Siamo la prima realtà regionale. Anche se ora devo dire eravamo visto come è ridotta la struttura di 160 metri quadri” prosegue l’imprenditore, che gestisce con la famiglia Hotel Caminetto e Cobà. “Le fiamme erano ovunque, per fortuna sono arrivati i vigili del fuoco, dieci le squadre impegnate, inclusa una di Ascoli arrivata con una lunga scala per poter raggiungere ogni angolo della struttura principale”.

Il fuoco potrebbe essere partito da uno dei macchinari, al momento nulla fa pensare al dolo. Ma sul posto, in piena notte, sono arrivate forze dell’ordine e procuratore della Repubblica di Fermo. “Siamo stati lucidi, abbiamo preso i trattori e in poco tempo abbiamo scavato un solco di un metro e mezzo che poi i vigili del fuoco hanno riempito di schiuma, in questo modo abbiamo evitato che le fiamme raggiungessero gli animali e le 700 balle di fieno poco distanti conservate” racconta provato l’imprenditore.

L’agrinido Bagalini è una vera eccellenza. “Durante l’inverno abbiamo tre sezioni, ci sono famiglie che attendono da anni. Il primo settembre saremmo ripartiti, cosa accadrà ora? Dove andranno quei bambini, come faremo?”. Il pensiero dei Bagalini è ovviamente a chi non potrà ricevere il sevizio sperato, ma è anche per i dipendenti: “Qui ci lavorano sei persone fisse durante il periodo scolastico, abbiamo tre sezioni e più di venti bambini; i dipendenti diventano 12 d’estate, pensate che domani (24 luglio, ndr) sarebbe partito un centro estivo con 60 bambini. Non facciamo che rispondere a telefonate di madri e padri che ci dicono: e ora? Li capiamo, ma pensate noi che abbiamo perso tutta la struttura”.

Danni per mezzo milione di euro, ma è una stima provvisoria visto che i vigili del fuoco, dopo dieci ore, sono ancora al lavoro. Del resto alte temperature e vento no aiutano in questi casi. “Ci serve aiuto, per ripartire da soli sarà impossibile”. Il sindaco Paolo Calcinaro è stato uno dei primi a telefonare per dare il suo sostegno ai Bagalini e per mettersi a disposizione per qualunque supporto. Ci sono dei bandi regionali per gli agrinido, ma si parla di 30milaa euro, poca cosa per chi invece deve ricostruire tutto. Se mai ci fosse un’occasione per usare al meglio i fondi, questa è quella giusta: struttura organizzata, staff pronto, elevati standard di insegnamento, con tanto di metodo montessoriano.

“Speriamo che in Regione possano fare qualcosa. Domani ci attiveremo per garantire la cassa integrazione ai dipendenti. Ma alle famiglie che da settembre pensavano di contare su di noi cosa diciamo? Dove andranno? Ora è tuto sigillato, perché bisognerà capire bene cosa ha causato le fiamme, intanto cercheremo fondi e opportunità” conclude Bagalini.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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