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Acquaroli sveglia il Governo: "Le imprese che lavorano con la Russia vanno aiutate. E nelle Marche servono i treni veloci"

19 Aprile 2022

FERMO – Ha preso parola, intervistato durante il forum del corriere della Sera, e ha mandato messaggi chiari: il governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha usato la vetrina nazionale per accendere un faro sulle sue imprese: “Lo scenario attuale ci porta ad essere molto preoccupati perché il nostro è un sistema che ha subito tutte le crisi nazionali che si sono aggiunte a quella del sisma del 2016 e alla scomparsa della banca del territorio, ovvero Banca Marche”.

Eppure, le Marche restano competitive. “I dati della nostra regione in questo contesto rappresentano un vero e proprio miracolo. Riuscire a tenere questo grado di competitività nonostante tutti questi elementi avversi significa avere una classe imprenditoriale ed un sistema produttivo resistente e capace. Insieme con la Camera di Commercio abbiamo messo in campo una serie di misure per arginare gli effetti negativi della guerra in Ucraina”.

Ma non basta. "Le risorse regionali sono insufficienti - aggiunge Acquaroli - da sole non sono utili a fronteggiare una crisi molto più ampia. Ci aspettiamo dal Governo azioni di supporto alle nostre imprese: la nostra economia da sola non può farcela. La programmazione europea e il Pnrr sono strumenti importanti ma in questo momento non risolutivi. L'Europa deve aprire un provvedimento a supporto di chi maggiormente subisce le sanzioni. Cercheremo mercati alternativi ma Ucraina e Russia non sono due che si sostituiscono improvvisamente anche dal punto di vista dell'accessibilità”.

Ancora più difficile se non ci sono le infrastrutture adeguate. “L'aeroporto e l'Alta velocità sono due infrastrutture prioritarie per le Marche. Noi - conclude Acquaroli - dobbiamo essere raggiungibili. È importante dare alla dorsale Adriatica, se non proprio l'Alta velocità, una linea che ci consenta di essere agganciati all'Europa altrimenti sul traffico passeggeri pagheremo un dazio troppo pesante. Il nostro mercato soffre perché abbiamo difficoltà ad essere raggiunti. Noi non vogliamo vivere di assistenzialismo perché abbiamo una cultura imprenditoriale molto forte e dobbiamo mettere in condizione la nostra classe imprenditoriale di poter competere".

r.vit.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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