di Raffaele Vitali
FERMO - Sono ripartiti i cantieri in A14, tornano gli incidenti e le morti. “Tutto questo è inaccettabile. È Uno stillicidio di vittime, silenzioso e continuo” tuona il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro.
Calcinaro, ma non si era arrivati a un passo dal progetto di ampliamento?
“La Regione sembrava aver premuto l’acceleratore con due momenti di sintesi con i sindaci delle due province interessate. L’ultimo incontro comune a San Benedetto, dove finalmente un po’ tutti avevano dato l’ok, chiedendo ovviamente la soluzione migliore, all’ampliamento in sede. Da quel momento tutti si attendevano un tavolo tecnico. E invece, non si hanno più notizie”.
Teme che si sia fermato l’iter?
“Se penso alle parole del presidente Acquaroli, al suo esultare per i fondi destinati alla Pedemontana, temo che l’A14 sia sparita dall’agenda. Sono un po’ preoccupato, mi sarei atteso un rilancio della Regione su questo tema. Tra l’altro, la Pedemontana toglie ancora di più ossigeno all’ipotesi dell’arretramento”.
Come muoversi?
“Vorrei far presente, che se si arrivasse a un atto di indirizzo reale, potrebbero anche venire sospesi gli attuali lavori in attesa di quelli di ampliamento. Quindi un doppio beneficio”.
Tutti chiedono opere compensative, secondo lei quali sono le necessarie?
“Sinceramente temo che non ci sia la possibilità di grandi opere in ‘cambio’ di qualcosa che è per noi un beneficio. E questo diversamente da anni fa quando tutto si fermò. Però, se c’è una cosa che ritengo necessaria da mettere sul tavolo, a prescindere, sono il completamento della mare-monti e il collegamento della Valdaso con il nuovo ospedale. Altrimenti lasciamo un territorio isolato”.
Sindaco Calcinaro, non è ora di fare qualcosa di eclatante, magari una manifestazione di tutti i sindaci davanti al casello?
“Non sono per questo genere di azioni. Però mi aspetto una presa di posizione chiara dalla Regione”.
