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A14, Acquaroli lavora su tre tavoli. La Lega di Fermo lo promuove e attacca Calcinaro: "Critica perché ammicca al centrosinistra"

11 Febbraio 2023

PORTO SAN GIORGIO – L’A14 fa discutere. Per il presidente Francesco Acquaroli la strada intrapresa è quella giusta.

Sono tre i tavoli concordati a Roma al Ministero delle Infrastrutture. Al tavolo, oltre a Salvini e Acquaroli, c'erano anche il governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio, i vice ministri Bignami e Rixi e l'ad di Aspi Tommasi. Il presidente ricorda che i lavori “per l'adeguamento alle norme di sicurezza dell'autostrada vanno avanti da 5 anni, con code, ritardi, disagi e problemi per l'economia e lo sviluppo, ma anche la quotidianità dei territori e anche con incidenti. Io ho chiesto la sospensione dei cantieri - spiega - finché non c'è certezza sulla programmazione dei lavori e attenzione per la sicurezza”.

Il primo tavolo, tra Regione Marche e Aspi, ha portato negli anni scorsi alla sospensione dei lavori nel periodo estivo e durante le festività, un risultato che prima non c'era. “Oggi questo tavolo viene allargato al Ministero, che con la sua autorevolezza può portare a miglioramenti necessari per una programmazione più fluida e rispondente alle esigenze delle nostre comunità e alla Regione Abruzzo, che condivide le stesse criticità del tratto marchigiano”.

Sarà così possibile modulare i lavori in base alle esigenze del territorio. Il terzo tavolo infine, tra Aspi e Ministero, riguarda “l'adeguatezza della norma rispetto all'ammodernamento dell'autostrada”.

Infine per il presidente “è importante dare continuità al rapporto e al confronto sulla terza corsia nel tratto sud dell'A14: a luglio ho ottenuto l'assenso di tutti gli enti locali interessati (15 anni fa alcuni dissero di no), nelle prossime settimane insieme ad Aspi presenteremo ipotesi di fattibilità ai territori interessati”. Senza dimenticare, conclude Acquaroli, che l'A14 è una delle priorità per le Marche, che hanno un gap da colmare.

Un lavoro che i consiglieri comunali della Lega guidati da Giacobbi riconoscono: “Invece il sindaco di fermo Paolo Calcinaro si permette di giudicare sia la regione sia il governo centrale nelle figure del Presidente Acquaroli e del Ministro delle Infrastrutture Salvini, perché seduti intorno a un tavolo per cercare di trovare soluzioni agli infiniti lavori nel tratto sud della nostra autostrada. La verità è che il sindaco Calcinaro, cercando di capire dove aderire per continuare la sua carriera politica, ammicca alle amministrazioni attuali, ma non gli risparmia critiche strumentali per poter avere una sponda dal mondo politico di centro-sinistra per un suo, eventuale, futuro".

Per i leghisti non sono mosse a caso: "Una strategia personale che dura da anni e che ha portato all'isolamento politico della città di Fermo, facendo passare come grandi risultati tutto ciò che la Regione Marche fa per questo territorio, sia in termini di contributi che di investimenti, grazie alla rappresentanza politica locale. Calcinaro invece di puntare il dito verso altri, dovrebbe pensare a far finire presto i lavori della rotatoria tra Torre di Palme e Marina Palmense che ha creato molti disagi ai cittadini” concludono Giacobbi, Tulli e Romanella.

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