L’annuncio di Giorgia Meloni dell’inserimento delle Marche, e dell’Umbria, all’interno della Zes mezzogiorno ha scatenato una lunga serie di reazioni. Dalla politica al mondo economico, chi pro e chi contro, la Zona Economica Speciale fa discutere i marchigiani. Mentre in Umbria si brinda, a cominciare dalla presidente Proietti, eletta in quota centrosinistra.
ITALIA VIVA
"Giorgia Meloni ha paura di perdere nelle Marche. A un mese dalle elezioni, ha stabilito che anche le Marche debbono essere considerate Zona Economica Speciale. Una norma ad personam per sostenere il suo amato Presidente Acquaroli. Se era una misura giusta, perché non l'hanno fatta prima? Sbaglio o governano da tre anni? Farla a 40 giorni dalle elezioni, con i poteri del Governo, significa intervenire in piena campagna elettorale con un'indecorosa marchetta al loro candidato Presidente che è sotto nei sondaggi” twitta Matteo Renzi.
FORZA ITALIA
“Una svolta strategica che porterà nuova linfa all’economia marchigiana e aprirà prospettive di sviluppo senza precedenti per il territorio” sottolineano la consigliera regionale Jessica Marcozzi e il senatore Francesco Battistoni che dal 2021 lavorano per questo risultato. “La ZES per le Marche è una vittoria del territorio, delle imprese, dei lavoratori. Un segnale forte di attenzione da parte di Forza Italia, che ancora una volta dimostra con i fatti di saper dare risposte concrete. Le Marche entrano ufficialmente in una nuova fase di rilancio economico”.
CONSIGLIERE FABRIZIO CESETTI
Tranchant e critico è il consigliere regionale del PD: “Il disegno di legge per allargare la Zes anche alle Marche e all’Umbria, annunciato questa mattina dalla presidente Meloni, è l’ennesima presa in giro ai danni delle imprese e dei lavoratori marchigiani. Sarebbe servito un decreto legge per dare concretezza, il disegno di legge è privo di coperture finanziarie e dovrà affrontare un lungo iter parlamentare. Le bugie hanno le gambe corte”.
SENATRICE ELENA LEONARDI
“Abbiamo ereditato una situazione che stava facendo scivolare le Marche tra le ultime regioni d’Italia, ma grazie alla buona amministrazione del presidente Acquaroli e a misure come quella appena annunciata dal presidente Meloni, sta vivendo una nuova rinascita. L’estensione della Zes infatti è una misura importantissima per il nostro tessuto imprenditoriale ed artigiano, perché ci consentirà di non vivere più situazioni di svantaggio rispetto alle regioni che potevano invece usufruirne”.
CONSIGLIERA REGIONALE ANNA CASINI
“L’annuncio della Zes va nella direzione giusta, ma non sia l’ennesimo spot elettorale senza copertura finanziaria e senza visione. Servono fatti, non solo conferenze stampa dal carattere elettorale. Siamo pronti a lavorare per il bene della nostra regione, ma il Governo metta sul tavolo risorse vere e una strategia chiara”.
CONSIGLIERE REGIONALE ANDREA PUTZU
“Un punto di svolta soprattutto per il Fermano. Il nostro tessuto imprenditoriale, fatto di piccole e medie imprese, ha bisogno di strumenti concreti per essere sostenuto e rilanciato. L’ingresso delle Marche nella ZES porterà benefici tangibili in termini di semplificazioni, incentivi e attrazione di nuovi investimenti. Questo importante risultato – prosegue Putzu – è frutto di un grande lavoro di squadra e di filiera istituzionale, che ha visto il Governo Meloni in prima linea, insieme al fondamentale impegno del Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto, a cui va un sentito ringraziamento per aver creduto nelle potenzialità della nostra regione”.
MARCO ROTONI, SINDACO SERVIGLIANO
“Si tratta di uno strumento dalla grande importanza ed efficace per il settore produttivo per il quale ringrazio il governo Meloni”. Per il primo cittadino candidato alle regionali “la decisione del Governo rende merito a una Regione dalla grande vocazione imprenditoriale, rappresentata in particolare dai distretti industriali del Fermano. Piccole e medie imprese delle quali va ricordato il coraggio e l’intraprendenza anche in momenti di grande difficoltà”.
SOTTOSEGRETARIO LUCIA ALBANO
“Una misura straordinaria ottenuta grazie alla determinazione del Presidente Acquaroli e invocata da tempo dal mondo imprenditoriale marchigiano, che potrà finalmente contare su uno strumento concreto per attrarre investimenti, creare nuova occupazione, stimolare la crescita e rafforzare la competitività del territorio”.
CNA FERMO
“Si tratta di un primo passo importante: CNA continuerà a monitorare e presidiare ogni fase attuativa, affinché le imprese possano accedere concretamente alle misure previste. Alla ZES, come sistema CNA, lavoriamo incessantemente dal 2021, consapevoli delle opportunità che uno strumento di questo tipo può generare per le nostre imprese” sottolinea il presidente Emiliano Tomassini che attende “di conoscere nel dettaglio i contenuti del provvedimento che sarà varato oggi in Consiglio dei Ministri, per capire se la misura riguarderà tutta la regione e in che modo coinvolgerà i diversi territori”.
SENATORE ANTONIO DE POLI
“Oggi nelle Marche abbiamo toccato con mano una politica che non fa annunci, ma cambia davvero il volto dei territori. L’esperienza marchigiana è un modello di buona amministrazione e di sinergia istituzionale”.
L’ASSESSORE ANDREA MARIA ANTONINI
“Si tratta di un’occasione straordinaria quanto irripetibile per tutto l’indotto locale che, sono certo, sarà in grado di offrire un enorme supporto e una grandissima spinta all’intero territorio regionale, alle sue numerose aziende, agli imprenditori e al variegato tessuto produttivo con benefici effetti sullo sviluppo generale e della qualità degli interventi nelle Marche. Le ZES offrono alle imprese che vi operano una serie di vantaggi fiscali e amministrativi, tra cui crediti d'imposta per gli investimenti, esenzioni o riduzioni fiscali, semplificazioni burocratiche e agevolazioni per l'accesso alle infrastrutture”.
PAOLO MARZIALETTI, TESSILVARI
“Lo dico da tempo, era necessaria la Zes che aveva escluso dalla zona unica le aree di crisi complessa e i comuni del cratere sismico. Abbiamo bisogno di misure "compensative" che prevedano quantomeno l'irrinunciabile decontribuzione del 30%, benché a scalare fino al 15% per i prossimi anni, non soltanto sul saldo attivo dei nuovi assunti che rappresenta un timidissimo palliativo in una situazione in cui le aziende devono invece ricorrere alla Cassa Integrazione in via continuativa”.
ROBERTO CARDINALI, CONFINDUSTRIA MARCHE
“Come regione in transizione, questo provvedimento rappresenterà uno strumento in più per stimolare ed attrarre investimenti e per consentire quindi al sistema produttivo di essere più competitivo e di correre più velocemente per agganciare le regioni più virtuose. Altrettanto significativi il riconoscimento del valore industriale della nostra regione e l'attenzione alle necessità infrastrutturali, indispensabili per lo sviluppo”.
ENZO MENGONI, CONFARTIGIANATO
“Finalmente anche le nostre imprese potranno accedere a strumenti concreti di sostegno, come regimi fiscali agevolati, semplificazioni amministrative e incentivi per l’attrazione di investimenti. Si tratta di una leva importante per stimolare l’imprenditoria locale, promuovere nuova occupazione e sostenere la competitività del nostro tessuto produttivo”.
FIORAVANTI E SPAZZAFUMO
"Infrastrutture e turismo, eccellenze produttive e Made in Italy, per continuare il grande lavoro svolto dal Presidente Francesco Acquaroli: grazie alla Zes, le imprese potranno beneficiare di un credito d'imposta sugli investimenti e di tanti altri vantaggi, favorendo ulteriormente la crescita dell'intero territorio" sottolineano i sindaci di Ascoli e San Bendetto del Tronto. "Auspichiamo che lo strumento venga attivato nel più breve tempo possibile, con criteri chiari ed efficaci".