
FERMO – Cosa darà la Zes alle Marche? L’assessore allo Sviluppo Economico Giacomo Bugaro lo spiega in maniera chiara. “Parliamo di uno straordinario motore di sviluppo economico e occupazionale” ribadisce dopo essersi confrontato con il commissario della Zes Unica, l'avvocato Giuseppe Romano.
“primo aspetto è la semplificazione amministrativa, valida per tutti i comuni marchigiani. Chi investe nella regione presenterà un'unica istanza alla Zes, avrà un unico interlocutore per le autorizzazioni e riceverà un unico provvedimento conclusivo che sostituisce i 37 titoli oggi necessari per avviare un'attività. Lo sportello digitale dedicato garantirà risposte in 60 giorni”. Che possono diventare trenta in molti casi.
Per tutta la regione è previsto anche l’incentivo alle assunzioni: 650 euro al mese per 24 mesi per ogni nuovo assunto. “E questo – riprende Bugaro vale per le imprese presenti e per le nuove. Peer cui no ho dubi che saremo attrattivi”.
C’è poi il terzo vantaggio, quello più discusso perché no riguarda tutti i comuni marchigiani: il credito d'imposta per gli investimenti (il minimo è 200mila euro), riservato ai Comuni ricadenti nelle Zone C dell'articolo 107.3 del regolamento Ue. “Comuni definiti svantaggiati per ragioni socio-economiche”. Communi da cui restano fuori, per stare al Fermano, realtà industriali dinamiche come Grottazzolina, Ponzano di Fermo e Monte Giberto, oltre a una larga fetta della Valdaso.
Bugaro però non ha dubbi: “La combinazione di semplificazione, incentivi alle assunzioni e credito d’imposta rende il nostro territorio uno dei più convenienti d’Italia e d’Europa per insediarsi o ampliarsi”.
