Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Zes nelle Marche, il Pd insorge: "Propaganda elettorale". Ricci: se vero, è utile. Pronti a lavorare con l'Umbria

4 Agosto 2025

Ancona – La notizia poteva essere data in tempi e modi diversi, ma di fronte al fatto che le Marche saranno inserite nella Zes non può lasciare indifferente Matteo Ricci: "Abbiamo appena appreso che il Governo ha annunciato un decreto per il rilancio delle Marche e dell'Umbria, speriamo non sia la solita finzione propagandistica. Noi mettiamo sempre l'interesse di comunità prima dell'interesse di partito a differenza loro, per cui se ci saranno risorse ben vengano. Vogliamo lavorare sempre più in sinergia con la presidente Proietti su infrastrutture, sviluppo, turismo”.

Ma non vuole illudersi: “Ci auguriamo che sia la verità e non una finzione elettorale, siccome in questi anni ci hanno abituato a inaugurazioni di facciate di ospedali, di letti spostati da una struttura sanitaria all'altra... Oggi inaugurano una strada che non c'è. Speriamo quindi che non sia la solita finzione e che i soldi li mettano davvero per rilanciare le Marche e l'Umbria" aggiunge Ricci, che da presidente la Zes vorrebbe guidarla.

Più duri i parlamentari Irene Manzi e Augusto Curti verso la premier e l’incontro a Ancona con i vertici della regione Marche: “Le false promesse della Meloni, rilanciate puntualmente a ridosso delle elezioni, servono solo a mascherare l'indifferenza totale del suo governo verso la nostra regione. Altro che farsi bella con il Made in Italy: nelle Marche, dove il Made in Italy ha il cuore pulsante, le imprese sono oggi sotto attacco proprio a causa delle scelte di Meloni, che ha deciso di allinearsi alle scellerate politiche dei dazi volute da Trump”.

Attaccano sui dazi i due Dem: “Colpiscono duramente i nostri settori di eccellenza. Il governo resta in silenzio, subisce e finge di non vedere. Invece di difendere il sistema produttivo marchigiano, Meloni continua a rifugiarsi nella propaganda. Ora tocca al Consiglio dei Ministri straordinario sulla ZES Umbria-Marche. Ma anche stavolta si tratta solo di fumo negli occhi: non conosciamo il testo, non conosciamo le risorse, non sappiamo nemmeno quali territori o imprese saranno coinvolti. Se ci credevano, potevano farla prima. E nel frattempo tutto resta fermo. Per le imprese marchigiane colpite dai dazi non c'è nulla. Per i lavoratori che ogni giorno fanno i conti con l'inflazione, nulla. Le Marche non hanno bisogno di passerelle elettorali, ma di misure concrete, strutturali e durature”.

Infine Riccardo Magi, segretario di +Europa: “Il governo ha paura e nelle Marche si presenta con la presidente del Consiglio, i due vicepresidenti del Consiglio, utilizzando gli strumenti in suo potere a un evento istituzionale per puntellare un candidato come Acquaroli che non è così forte, mentre lo sfidante Matteo Ricci, per quanto colpito dall'inchiesta giudiziaria, è invece una figura di grande valore, riconosciuta e conosciuta nella regione, che ha lasciato un segno importante a Pesaro quando l'ha amministrata. L'uso che sta facendo Meloni della sua posizione di premier oggi nelle Marche va un po' oltre quelle che sono le prerogative del governo durante una campagna elettorale, perché peraltro ci sono dati relativi alla crescita economica in quella regione che sono inferiori rispetto alla media nazionale. Questo è uno dei punti su cui il centrosinistra deve battere proprio per vincere”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram