
La Commissione bilancio della Camera dei Deputati ha approvato, dopo che già la commissione del Senato si era espressa, l’allargamento della Zes Unica del sud Italia alle regione Marche e Umbria.
“Ai fini dell'accesso all'agevolazione per il 2025 nei termini previsti, è importante procedere il prima possibile con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l'aggiornamento dei modelli da parte dell'Agenzia delle Entrate” ricorda a tutti Diego Mingarelli, presidente di Confindustria Ancona.
I tempi dovranno essere veloci, tecnicamente la pubblicazione deve avvenire entro il 2 dicembre. A quel punto, i communi inseriti nella Zes potranno usufruire del credito d’imposta per gli investimenti fatti entro il 15 novembre. a disposizione ci sono 110 milioni di euro, si parla di investimenti dai 200mila ai 50 milioni di euro. la maggior parte delel risorse, 35% va alle piccole imprese, il 15% alle grandi.
La Zes nel 2026 avrà a disposizione 2,3 miliardi, che diventano 1,7 fino al 2028. Il credito d’imposta non riguarda i comuni esclusi. Ed è questa una delel partite politiche che animano il dibattito. “Serve lo stesso piglio nella modifica della Carta degli aiuti a finalità regionale, per includere ulteriori comuni nei benefici del credito d'imposta e del Bonus Zes su occupazione. In tal modo – commenta l’onorevole Mirco Carloni - potremo sprigionare pienamente il potenziale della Zes, rafforzando competitività, occupazione e attrazione di investimenti lungo tutta la filiera produttiva marchigiana”.
Chi ci lavora da tempo è Jessica Marcozzi, capogruppo di Forza Italia in regione: “Dal 2021 ho creduto e portato avanti l'estensione della ZES anche alle Marche. È uno strumento fondamentale per attrarre investimenti, creare occupazione e dare un nuovo slancio al tessuto produttivo marchigiano, rafforzandone la competitività”. E con lei si è impegnato l’onorevole Battistoni, che con un Odg un anno fa ha rianimato il Governo sula questione.
Dal punto di vista tecnico, attualmente la Zes, che porta con sé la semplificazione ammnistrativa e contributi per le assunzioni, sono coinvolti 124 comuni marchigiani:2 nel pesarese, 13 nell’anconetano, 48 a Macerata, 31 nel Fermano e 30 nel Piceno. Tra i comuni esclusi realtà come Petritoli, Ponzano e Monte Giberto, che hanno zone industriali importanti e bisognose di agevolazioni, messaggio più volte lanciato dai sindaci guidati dal petritolese Luca Pezzani.
Sulla carta degli aiuti interviene anche il governatore Francesco Acquaroli: “Un traguardo storico: il confronto con la Commissione europea sarà fondamentale per cercare di ampliare il perimetro di applicazione della misura sugli aiuti di Stato e aggiornare i criteri nel prossimo futuro”.
Tornando ai vantaggi, a cui plaude il senatore e commissario ala ricostruzione Castelli, sono davvero tanti: “Con l'estensione della Zes nelle Marche - riassume Carloni - sarà attivo un unico sportello digitale nazionale con regime semplificato e autorizzazione unica entro sessanta giorni, e la possibilità di un inquadramento preliminare del progetto per evitare errori e perdite di tempo. Saranno poi previsti vantaggi in entrata/uscita delle merci e semplificazioni operative nei porti, interporti e aree logistiche, con la possibilità di istituire zone franche doganali. Inoltre, le opere collegate agli investimenti Zes - spiega il deputato della Lega - saranno qualificate urgenti e indifferibili, accelerando espropri, occupazioni d'urgenza e tutti gli atti propedeutici. La gestione farà capo a una Cabina unica di regia nazionale, per garantire coordinamento e vigilanza”.
Semplificazione, sburocratizzazione e incentivi occupazionali avranno un impatto concreto e duraturo “per riportare la nostra regione al centro dello sviluppo, creando occasioni per imprese e giovani” ribadisce il presidente. La chiosa è dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Giacomo Bugaro: “È la cassetta degli attrezzi che serve per dare slancio alla nostra economia e consolidare la ripresa già in corso”.
r.vit.
