FERMO – Mentre proseguono le indagini a carico del direttore di un hotel di Porto San Giorgio, ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su alcune dipendenti, gli inquirenti stanno studiando le immagini delle telecamere nascoste posizionate nel suo ufficio, il consigliere regionale Fabrizio Cesetti accende il faro su un tema sociale, fondamentale per il reinserimento delle donne vittime di violenza.
“Nel maggio del 2023 avevo presentato una proposta di legge per l’istituzione del Reddito di Libertà che prevedeva lo stanziamento da parte della Regione Marche di risorse volte a integrare i fondi statali per sostenere e accompagnare le donne che subiscono violenza e sono prive di un lavoro stabile e retribuito, in un percorso di autonomia che miri anzitutto a liberarle dal ricatto della dipendenza economica” spiega.
“Spesso è l’impossibilità di provvedere a sé stesse, e a volte ai propri figli, a non permettere alle donne di abbandonare l’ambiente domestico tossico, continuando a subire soprusi. Purtroppo, però, non è stato possibile approvare il testo di questa legge, perché, per oltre due anni, tutto il centrodestra si è strenuamente opposto persino alla sua discussione in aula” denuncia il Dem partito da Montegiorgio.
“Con il centrosinistra al governo delle Marche presenterò nuovamente la proposta di legge e questa volta non ci saranno ostacoli alla sua approvazione. Del resto, la sua urgenza sta nei numeri ufficiali, che ci dicono come nel triennio 2022-2024 questo contributo sia stato negato a ben 137 donne per mancanza di risorse” conclude.